“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la raccolta dei rifiuti”. A dichiararlo è Antonio Cofrancesco, presidente dell’associazione Massa Futura, che ha raccolto numerose segnalazioni da parte di residenti e amministratori condominiali, esasperati da continue sanzioni legate al conferimento non conforme. “Nessuno intende giustificare chi smaltisce i rifiuti in modo scorretto, ma è inaccettabile che si colpisca una collettività per l’errore di pochi – prosegue Cofrancesco –. La stragrande maggioranza dei cittadini, oltre il 99%, rispetta scrupolosamente le regole. Sembra invece che si sia messo in atto un accanimento volto solo a trovare colpevoli per giustificare l’emissione di multe”. L’associazione denuncia un sistema di raccolta “fallimentare” e annuncia di aver avviato una raccolta firme per chiedere un radicale cambiamento. Una delle proposte principali è la creazione di isole ecologiche di quartiere, in modo da permettere un conferimento controllato direttamente dall’ente gestore, evitando di scaricare responsabilità sugli amministratori di condominio, già gravati da molteplici incombenze. “Asmiu sembra non aver compreso che non è il condominio a dover fare da controllore. È compito dell’ente preposto organizzare un sistema efficiente e controllato. Non possiamo accettare che venga imposto ai condomini di custodire i bidoni all’interno delle proprietà comuni, con il rischio di sanzioni continue”. Gli amministratori di condominio hanno più volte incontrato i vertici di Asmiu, ricevendo solo promesse non mantenute. Nel frattempo, le sanzioni continuano ad arrivare quotidianamente, spesso in seguito al mancato ritiro dei rifiuti “non conformi”, lasciati per giorni a marcire, con un conseguente aumento di peso del 30-40 per cento. “Abbiamo dato mandato a un legale per verificare la legittimità di queste multe – precisa Cofrancesco –. Inoltre, riteniamo inaccettabile che i lavoratori siano costretti ad aprire i sacchi e rovistare al loro interno, pratica che espone a rischi per la salute e potrebbe configurare una violazione della privacy, anche questa al vaglio dell’ufficio legale”. L’associazione annuncia che le firme raccolte saranno a breve consegnate al Comune e invita tutti i cittadini che condividono queste preoccupazioni a unirsi alla mobilitazione, chiedendo anche il ritiro dei bidoni dagli spazi condominiali e l’avvio di soluzioni più moderne e funzionali. "È ora che la voce dei cittadini venga ascoltata – conclude Cofrancesco –. Non possiamo più subire passivamente una raccolta differenziata che, di fatto, non ha mai realmente funzionato”.
Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
Scritto da Redazione
Politica
09 Giugno 2025
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