Una lettura lucida e fuori dal coro di un episodio che ha scatenato un mare di polemiche non scevre da inquietanti rigurgiti razzisti, ancor più fuori luogo nel momento di drammatica emergenza che tutti stanno vivendo. Si tratta dell’analisi di Norberto Riccardi, segretario dell'unione comunale di Massa del Partito Democratico sul caso della partita di calcio dei migranti di Casa Betania.
“Leggo con sconcerto le dichiarazioni di esponenti della destra locale sulla vicenda dei ragazzi di Casa Betania.
Un gruppo di ragazzi che in piena sicurezza e con tutte le autorizzazioni di legge stava giocando a calcetto, in luogo privato, il centro giovanile di Carrara. Nessuna irregolarità, come riscontrato dalle forze dell'ordine intervenute. Quei ragazzi erano lì perché era in corso la sanificazione dei locali dove vivono. Erano lì autorizzati e per il tempo strettamente necessario. Quindi qual era l'unica colpa di questi giovani? Quella di essere dei richiedenti asilo? Quella di avere la pelle di un altro colore?
Non è bastato che quei ragazzi fossero stati insultati con epiteti razzisti dai balconi delle case. Esponenti della destra del nostro territorio si sono avventati come avvoltoi su questa vicenda. Pieruccini della Lega invoca la chiusura di Casa Betania, il centro che li accoglie. Musetti di Forza Italia si accorda. E come se non bastasse anche Benedetti prepara un esposto in prefettura. Questo dimostra che c'è un altro virus in circolazione nel nostro paese oltre al covid 19. Un virus che circola da prima del nefasto coronavirus e che si è attaccato con forza agli esponenti della destra; il virus del razzismo.
Quel virus che ha portato alla chiusura del sistema Sprar. Che ha preferito trasformare i richiedenti asilo in fantasmi che si aggirano nel nostro paese senza alcuna possibilità di integrazione e di vita dignitosa.
Quel virus che oggi vorrebbe mettere questi ragazzi per strada in un momento di emergenza sanitaria. Mettendo così a repentaglio non solo la vita dei richiedenti asilo, ma quella di tutta la popolazione.
La buona notizia è che per questo virus abbiamo già sviluppato gli anticorpi. Sono quelle profonde radici democratiche che vivono nella maggior parte degli italiani. Sono quei comuni valori di accoglienza e solidarietà che sono parte stessa dell'essere italiani.
Sono questi anticorpi che alla fine avranno la meglio sul virus sparso dai seminatori di odio.”.