Riccardo Canesi, ex insegnate di geografia, materia che ha promosso con varie iniziative come i Giochi della Geografia e con un passato in politica ad alti livelli, ha scritto una lettera al sindaco De Pasquale, chiedendo di attivarsi per il restauro della lapide di Bernardo Fabbricotti, famosissimo imprenditore del marmo, la cui attività ha dato lustro a Carrara nel mondo:
"Noi carrarini abbiamo scarsa memoria e ci dimentichiamo, talvolta, anche di chi ha contribuito a rendere grande la nostra storia" - recita la lettera - Un doppio peccato in una città, ultra millenaria, dal passato importante come il nostro. La storia di Carrara è stata contrassegnata dalla vicenda di una famiglia, che nonostante la sua rilevanza storico-economico-culturale, esplicitata ancora oggi in sontuosi e prestigiosi edifici, non è stata adeguatamente valorizzata e celebrata, anzi, direi al contrario, obliata. Una vera e propria "damnatio memoriae", come felicemente ha scritto lo storico locale Luca Borghini".
"Avrà capito- prosegue - forse, che sto parlando dei Fabbricotti. Inutile piangere sul latte versato, come la perdita per Carrara di migliaia di pezzi romani, frutto della loro collezione finita alla Spezia nel 1939, o la distruzione del Parco del Colombarotto per l'edificazione del nuovo Municipio. Cerchiamo almeno di ridare la dignità che merita ad una grande famiglia borghese, che nel bene o nel male, ha segnato la storia della nostra città, e non solo, per quasi due secoli. In attesa di realizzare progetti più ambiziosi, le segnalo intanto una piccola iniziativa da porre in essere subito. A Torano, frazione dove peraltro i Fabbricotti hanno vissuto per oltre un secolo, abbandonata in un fondo c'è una lapide opportunamente restaurata che ricorda l'industriale Bernardo Fabbricotti : la lapide di prestigiosa fattura, realizzata nel 1905, era apposta sull'edificio della Cooperativa cavatori di Torano come ringraziamento da parte loro all'imprenditore per avere fornito i marmi. Sarebbe opportuno, a mio parere, che il Comune si adoperasse al più presto per far si che la lapide riprenda il posto che merita, e cioè sulla facciata dell'edificio".
"Perché i visitatori di Torano- chiede-che a migliaia nelle sere d'estate visitano il paese grazie alle encomiabili attività dell'associazione locale, devono ignorare che c'è stato un imprenditore locale che oltre 100 anni fa ha regalato i marmi ad una cooperativa di cavatori a lui grata? Non so se alla base di ciò vi sia qualche contrasto ideologico, ma converrà, da docente come me, che la storia, in ogni caso, va studiata e non cancellata".
"Attendo una sua iniziativa- conclude - signor sindaco, per ripristinare l'apposizione della lapide e suggerire agli amici di Torano, di organizzare la prossima estate nell'ambito di "Torano, notte e giorno" , una conferenza, sulla famiglia Fabbricotti, toranesi doc".
Riccardo Canesi scrive al sindaco di Carrara: "Recuperiamo la lapide di Bernardo Fabbricotti a Torano"
Scritto da Redazione
Politica
27 Febbraio 2021
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