Una disposizione che potrebbe portare verso nuovi orizzonti, o almeno, che dia la speranza per un nuovo mondo di gestire i rifiuti a Massa. L’idea di “dare” a RetiAmbiente la gestione unica dello smaltimento sta trovando parecchi pareri positivi in tutta la politica della provincia apuana, ma nello stesso tempo non mancano le voci di chi, nonostante un cauto ottimismo, preferisce vedere prima i risultati piuttosto che lanciarsi in elogi poco costruttivi.
È il caso di Europa Verde-Verdi Massa, che attraverso un comunicato ufficiale, firmato dagli esponenti del partito Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli, tiene alta la guardia e si concentra soprattutto sullo stato, a dir loro, pietoso della gestione urbana dei rifiuti a Massa.
Si consuma troppo, si fa una raccolta differenziata errata o insufficiente, e come ciliegina sulla torta poco di quello che si smista finisce poi veramente all’interno di un’economia circolare in cui anche le materie di scarto possono nuovamente trasformarsi in ricchezza.
I motivi di questo cortocircuito possono essere parecchi secondo EV, e forse uno di questi è stata proprio il continuo cambio di aziende incaricate per la gestione dei materiali di scarto.
L’arrivo, come gestore unico, di RetiAmbiente potrebbe portare benefici, ma solo se, chiosa il partito ecologista, non diventi l’ennesimo “carrozzone” in cui infilare politici rottamati o amici di amici.
“La gestione della raccolta dei rifiuti a Massa da parte dell'amministrazione pubblica si presenta oggi caotica e inefficace. La roboante comunicazione sulle percentuali in aumento della differenziata a Massa stridono con un servizio palesemente inefficiente, e i tentativi di realizzare isole ecologiche interrate appaiono come un impegno di denaro pubblico a scopo diverso rispetto alla realizzazione di un progetto per rendere realmente efficace il servizio. La città è "sporca", soprattutto nelle periferie, e il costo della Tari è troppo elevato e lontanissimo dall'applicazione della cosiddetta "tariffazione puntuale" che dovrebbe premiare i cittadini virtuosi e penalizzare chi non lo è. Europa Verde-Verdi da sempre sostiene che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in un contesto urbano rappresentano "il" problema dei problemi nell'ambito della gestione dei servizi pubblici, e la sua conduzione si rivela come una impietosa cartina di tornasole sulla qualità di chi coordina il servizio erogato. Oggi, chi amministra, anche a Massa-Carrara, ha il dovere di operare scelte coerenti con la transizione ecologica sul modello dell'economia circolare che rappresenta la risposta proattiva, oltre che alla crisi ambientale, alla crisi irreversibile del sistema economico lineare, che si basa sullo sfruttamento delle risorse e che risulta inefficiente e costoso (nell’Ue ogni cittadino genera oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l'anno, di cui quasi la metà è smaltita nelle discariche). È evidente però che per promuovere la transizione da un modello lineare ad uno circolare occorrono politiche ambiziose, in grado di dare i giusti segnali alle imprese ed ai cittadini. In questi anni, nella nostra provincia, si è moltiplicata la presenza di soggetti che si sovrappongono, preposti alla gestione dei rifiuti, cosicché appare come un passo avanti l'idea che RetiAmbiente possa sostituirsi alle varie società per attuare un percorso omogeneo e valido per imprimere la necessaria e non più rinviabile svolta. Ma è forte il rischio di dar vita all'ennesimo "carrozzone" per ex politici da "sistemare", o registrare la sommatoria di tante, troppe inefficienze. L'importanza ambientale e la convenienza economica di spingere e educare alla raccolta differenziata si fonda sulla continuità di informazioni che vengono fornite. Il nostro territorio necessita di una vera azione incisiva sulla coscienza dei cittadini, ridottasi negli ultimi anni a causa del palese disservizio, affinché comprendano realmente l'importanza della raccolta differenziata, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per le finanze pubbliche, con la conseguente riduzione delle tariffe pro capite da versare annualmente. Secondo un recente studio della Commissione Europea, misure come una migliore progettazione ecocompatibile, la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti possono generare, in tutta l'Ue, risparmi netti per le imprese fino all'8 percento del fatturato annuo, e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 2-4 percento. Dunque, Europa Verde - VERDI non può far altro che auspicare che il subentro di RetiAmbiente, che andrà a ricondurre sotto un'unica regia le aziende di raccolta e trattamento dei rifiuti oggi presenti nel territorio massese e carrarese, possa avviare il miglioramento necessario, e non si trasformi invece in una ennesima spersonalizzazione del rapporto tra cittadini e azienda di gestione. Inoltre, l'annuncio che RetiAmbiente si farà carico di una serie di oneri di disinquinamento non è di per sé una buona notizia perché, anche qua, il rischio che potremmo correre è quello di un incremento delle tasse annuali sui rifiuti per recuperare dalle tasche dei cittadini le anticipazioni. Un vecchio slogan del Cermec esclamava: accettiamo rifiuti per trasformarli in risorse, come Europa Verde-Verdi di Massa è ciò che auspichiamo perché non è più il tempo degli annunci”.