Il partito della Rifondazione Comunista di Massa Carrara, in un comunicato, lancia il campanello d'allarme sul tessuto produttivo del territorio: "L'atto di Giunta di Massa che apre la procedura per variante al regolamento urbanistico introducendo il commercio all'ingrosso all'interno del Parco Produttivo ex Dalmine è l'inizio dello
smantellamento del nostro tessuto industriale - dice il partito - Viene aperto un precedente che rischia seriamente di estendersi su tutta l'area, a tradizione e trazione industriale/artigianale, che rischia seriamente di
mettere in crisi il sistema di filiera produttiva che vede coinvolte centinaia di piccole aziende che rappresentano il supporto essenziale dell'intero tessuto produttivo locale".
Rifondazione Comunista esprime in merito forte preoccupazione per il destino della zona: "Pensiamo infine che sia molto incoerente partecipare alle manifestazioni per SANAC, per difendere i posti nell'industria e contemporaneamente smantellare aree industriali. Non vorremmo che anche la solidarietà agli operai SANAC sia solo di facciata mentre si guarda con attenzione a possibili speculazioni edilizie, e magari commerciali, di qualche
multinazionale specializzata".
"Facciamo pertanto appello - conclude - alle forze sociali e politiche che credono ancora nel futuro industriale e occupazionale del nostro territorio affinché vengano messe in atto azioni, politiche e amministrative, che
scongiurino l'ennesimo colpo di mano di una destra corporativa che continua a strizzare l'occhio agli interessi privati anziché al benessere collettivo"-