Hanno annunciato la richiesta di una commissione di inchiesta sia sulla morte e sui casi positivi di coronavirus alle Casa di Riposo Regina Elena, sia sulla gestione Cassa integrazione da parte della Multiservizi Nausicaa e poi hanno rivolto al sindaco di Carrara un appello affinché rimuova al più presto il presidente di Nausicaa, Luca Cimino e il presidente della Rsa Regina Elena, Giuseppe Profili per manifesta inadeguatezza nella gestione dell’emergenza coronavirus.
A parlare è il coordinamento comunale di Italia Viva che ha aggiunto: “Nausicaa non doveva far riscorso alla cassa integrazione per i propri dipendenti. Sarebbe stato più sensato che azienda e organizzazioni dei lavoratori, su indicazioni precise dell’amministratore comunale 5 Stelle Matteo Martinelli, avessero definito un importante accordo per individuare azioni di salvaguardia necessarie a superare l’emergenza, senza ricorrere a strumenti straordinari di sostegno al reddito attraverso l’accesso al fondo di solidarietà del decreto “Cura Italia”.
”Secondo Italia Viva si poteva evitare il ricorso a drastici strumenti anche nell’attuale scenario di grave crisi che, tuttavia, nel caso di Nausicaa ha riguardato solo settore dei servizi alla scuola momentaneamente sospesi. “Il presidente dell'Azienda Luca Cimino - hanno continuato da Italia Viva - a seguito di un lungo percorso di risanamento della società già iniziato dall’amministrazione precedente, non ha inteso tutelare i lavoratori attraverso un accordo per affrontare la “crisi con strumenti concertativi. Sarebbe bastato utilizzare un’ottica innovativa per evitare nel breve e medio periodo drastiche riduzioni degli stipendi dei lavoratori che hanno sempre garantito un servizio pubblico essenziale. Trovare soluzioni alternative possibili per i lavoratori della scuola e del decoro urbano poteva essere anche un messaggio di speranza per tutti gli altri lavoratori che sicuramente saranno preoccupati per ciò che sta accadendo. Candidamente avevamo creduto che l’amministrazione grillina intendesse investire su se stessa, con tutte le garanzie dovute, per ripartire proprio dalla multiservizi Nausicaa come volano importantissimo per la nostra comunità. Invece gli amministratori 5 Stelle hanno tradito cittadini e lavoratori perché non hanno gestito in maniera corretta né l’istituzione comunale Regina Elena, per la drammatica situazione creata dell’infezione Covid-19 e nemmeno la Cassa integrazione in deroga per decine di dipendenti di Nausicaa che non era necessaria”.
Italia Viva ha definito inqualificabili le continue giustificazioni fornite quotidianamente dall’amministrazione De Pasquale: “Apprendiamo che le misure a sostegno del reddito previste dal decreto legge n,°18 /2020 secondo Nausicaa potrebbero essere riconducibili ad una situazione di crisi interna all’azienda: nulla di più falso perché relativamente alle ipotesi di sospensione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica coronavirus, ci ha marciato davvero alla grande. Italia vive dice no all’assegno ordinario del Fondo di integrazione salariale (FIS) limitatamente a nove settimane e soprattutto critica l’azienda se opterà per il pagamento diretto che non prevede l’obbligo di produzione della documentazione comprovante le difficoltà finanziarie , perché l’andamento dell’utile di bilancio sappiamo bene che è più che positivo”.
Italia Viva ha chiesto un intervento urgente al fine di riportare in servizio attivo i lavoratori colpiti dalla decisione della Cassa integrazione ed ha sollecitato l’amministrazione all’ammirazione affinché si assicuri che in tutti i settori esposti all'eventuale contagio da Covid-19 I lavoratori abbiano ricevuto i presidi sanitari necessari.
“Vista la sicura crisi economica - hanno concluso da Italia Viva - che si presenterà con tutta la sua violenza a partire dai più deboli e ciò che è emerso in queste settimane sulla discutibile gestione emergenza coronavirus sarà sicuramente necessaria una profonda valutazione sulle responsabilità in capo ai presidenti e agli amministrazione 5 Stelle per non essere stati all'altezza della gravità della situazione.”.
V. T.