Riprende la polemica sul nuovo argine in fase di realizzazione dalla Regione sulle sponde del Frigido. Questa volta a far sentire la voce è il consigliere Andrea Barotti di Arcipelago Massa, che in merito al botta e risposta tra Martina Nardi del Pd e l'assessore ai Lavori Pubblici della Lega Marco Guidi, fa sapere, tirando in ballo una lettera ricevuta un anno fa dal presidente della Toscana di allora: "Le critiche della Nardi verso l'amministrazione non le reputo corrette! Lo dico, per onestà intellettuale, da oppositore della Giunta Persiani, riportandomi a quanto mi scrisse, con una nota del 10 maggio 2019, l'allora presidente Enrico Rossi".
Il consigliere della lista civica contesta dunque le parole dell'On Martina Nardi che aveva messo in discussione l'opera in corso rimproverando l'amministrazione comunale di non avere fermato il progetto.
"Scrissi al Presidente-ricorda Barotti- per chiedere se il progetto di salvaguardia prevedesse anche la realizzazione di un nuovo asse viario, lungo l'argine, che collegasse la zona a mare con il ponte di Via Marina Vecchia, in un passaggio di quella lettera si legge: " (...) è previsto un intervento di adeguamento della viabilità dall'altezza di Via Venezia al nuovo ponte realizzato dal Comune di Massa sul quale sono in corso discussioni e approfondimenti con il Comune (...)". Le parole di Enrico Rossi-trae le conclusioni Barotti- fanno ben capire che il Comune ha dialogato con la Regione Toscana e che dei tavoli si sono svolti!".
Il consigliere, ritenendo urgenti i lavori sul Frigido, scrive in una nota: "Il dibattito, innescato dall'articolo dell'On.le Nardi, sull'arginatura in corso di realizzazione trovo sia, visto lo stato dell'arte, oltre il fischio di fine partita. La messa in sicurezza dell'abitato di Marina di Massa è un obiettivo che deve essere velocemente raggiunto! Questo non significa che si debba procedere senza considerare ogni aspetto rilevante ma, dopo un lungo periodo di attesa, di elaborazione di un progetto non credo sia possibile rimettere, al primo colpo di benna, in discussione il percorso compiuto; insomma non si può parlare all'infinito. I fenomeni meteorologici intensi le bombe d'acqua -considera il consigliere della lista civica puntando il dito contro le polemiche politiche solo fini a loro stesse e ricordando le grane e i problemi ancora irrisolti dal punto di vista della sicurezza idrica lungo il torrente- non hanno la pazienza di attendere le discussioni della politica, i tempi lunghi della burocrazia! Credo sia sufficiente ricordare che l'insabbiamento della foce del Frigido non è stato risolto, che l'alveo del fiume, salvo un intervento per evitare che le acque scorressero ai margini del greto, è ancora carico di detriti; chi ha memoria storica racconta di un alveo molto più basso di quello attuale".
Andrea Barotti entra quindi nel merito della questione politica dell'incisività dei nostri rappresentanti politici piantata come una spina nel fianco del nostro territorio e tornata all'ordine del giorno più che mai dopo la mancata nomina nell'incarico di assessore regionale per il consigliere regionale Giacomo Bugliani:"L'On. le Nardi si appella alla Regione per bloccare il cantiere quando avrebbe potuto, con tempestività, avanzare le sue riflessioni ad un governo regionale di cui il PD era ed è parte fondamentale! La posizione della deputata, dopo la vicenda del mancato assessorato al Consigliere Bugliani, potrebbe, tra l'altro, rafforzare quelle voci che sostengono l'irrilevanza politica del nostro territorio o, ancora, indurre a pensare che gli eletti del centrosinistra, a livello nazionale e regionale, non si siano attivati al momento opportuno". Il commento è quindi di severo rimprovero per la presa di posizione: "La polemica accesa dalla deputata del PD fa male a quanti lavorano per offrire alla città una proposta politica nuova, diversa da quella che anche il centrodestra, fin qui, ha dato!".
"La critica che, invece, i cittadini potrebbero sollevare-prosegue Barotti che non risparmia critiche né a destra, né a sinistra- sia al centrodestra ma anche ad una parte del centrosinistra è quella di essersi limitati al minimo indispensabile! Non aver alzato l'asticella, non aver approfittato della situazione per dotare la città di nuove infrastrutture". Per l'esponente civico il dibattito politico si sarebbe dovuto orientare su altri punti e formule ritenuti più ambiziosi per il territorio: "La strada che ritenevo potesse essere inserita non è stata ipotizzata, i lavori interesseranno una parte del corso d'acqua e solo verso la golena! Mi chiedo perché non si possa ragionare in grande! Perché, con gli opportuni accorgimenti tecnici, non avere un piccolo molo? una foce libera dalle sabbie? una nuova strada che alleggerisca il traffico del Viale San Leonardo che è, per un tratto, privo di marciapiedi e stretto a causa delle auto in sosta?".
Conclude infine Barotti: "La polemica sul nuovo argine impone una riflessione, non sull'opera ormai avviata, ma su cosa sia la buona politica".