Il Partito della Rifondazione Comunista di Massa torna a chiedere lumi sul carico della nave Guang Rong naufragata contro il pontile di Massa e non ancora rimossa, lamentando di dover apprendere le informazioni dalla stampa nazionale e non dal comune di Massa direttamente: “Da mesi noi come Partito della Rifondazione Comunista di Massa, assieme a diversi Comitati, stiamo chiedendo lumi e assicurazioni sul carico presente sulla nave Guang Rong arenata in prossimità delle nostre spiagge. Avendo conoscenza del sistema estrattivo ci siamo subito preoccupati per quel carico che era destinato al riempimento dei cassoni della diga in costruzione al porto di Genova. E leggendo "Il Fatto Quotidiano" del 24 Luglio scorso ne avevamo tutte le ragioni.Una relazione dell' Agenzia Regionale per l'ambiente della Liguria, che sta mantenendo un serio controllo sulle operazioni nel porto di Genova, rileva che uno dei fornitori non ha segnalato "le dichiarazioni di conformità dei singoli produttori" generando di conseguenza l'impossibilità a tracciare la compatibilità/innocuità dei detriti: ARPAL è preoccupata perchè la provenienza è rischiosa visto che si tratta di "scarto delle lavorazioni dei marmisti", afferma "Il Fatto Quotidiano".Sul sito della società chiamata in causa, con sede operativa nella nostra provincia, spicca una foto della Guang Rong che viene caricata di detriti, una lavoro che la stessa ditta mette tra le opere in esecuzione.Nascono quindi spontanee delle domande: ma se ARPAL solleva dubbi sul materiale depositato, anche a seguito di proteste di diversi pescatori genovesi che hanno visto il calo del pescato a causa della torbidità delle acque, come possiamo essere tranquilli noi avendo quel materiale a poche decine di metri dalla riva, in bilico e in balia di ogni mareggiata? Siamo sicuri che sia tutto a posto oppure le perplessità, i dubbi, espressi da molta società civile in merito alla gestione di questo naufragio sono purtroppo realtà? Avevamo fatto come gruppo consiliare Polo Progressista e di sinistra una richiesta ad ARPAT in merito alla caratterizzazione di quel carico, ma la risposta è stata un "no comment" perchè c'era un'indagine giudiziaria in corso. Se il silenzio di ARPAT è giustificato, non lo sono le parole diffuse con il contagocce dagli organi competenti, e anche qualche apparizione social per dire che va tutto bene e che comunque sarà un successo, non risolve il problema del buio informativo sulla vicenda. Nel frattempo però, come sottolinea il giornalista de "Il Fatto Quotidiano", la mancanza di tracciabilità del materiale depositato nei cassoni della nuova diga, che è lo stesso presente oggi sulla nave Guang Rong, configura una violazione del testo unico ambientale.Una domanda infine ce la dobbiamo fare: come mai quando si tratta di questioni spinose che riguardano il mondo dell'escavazione dobbiamo avere notizie da fonti provenienti fuori il nostro territorio?".
Risposte col contagocce sulla Guang Rong: la critica di Rifondazione Comunista Massa
Scritto da Redazione
Politica
25 Luglio 2025
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