"A dieci anni dalla sua chiusura - dichiara Rosaria Sommariva, capolista di Orgoglio Toscana per Giani presidente - l’inceneritore di Falascaia, al tempo gestito da TEV/Veolia, è ancora lì, inattivo, una struttura che si degrada inevitabilmente con il passare del tempo. Un impianto di cui conosciamo le tristi vicende, le lotte dei cittadini, dei comitati, gli strascichi amministrativi e giudiziari, le ricadute ambientali e sulla salute pubblica.
C’è uno studio, già datato oramai, commissionato dal Consorzio Ambiente Versilia, per il suo smantellamento definitivo con il recupero e vendita del materiale metallico-ferroso riciclabile e completa riqualificazione di quell’area che urbanisticamente oggi ha un’altra destinazione.
Bisogna partire e fare in fretta. Dobbiamo rimarginare una ferita profonda, una ferita che nasce da quella convenzione comunemente nota come “contratto Daviddi”, da una gestione scellerata, anche economicamente, di quello che era definito il sistema integrato dei rifiuti della Versilia. E poi guardare al futuro, alla raccolta differenziata, alla riduzione del quantitativo dei rifiuti alla fonte, al recupero, all’economia circolare. Questa deve essere la Toscana".
"Altro tema su cui è necessario stringere - prosegue - riguarda la chiusura della Cava Fornace o ex cava Viti, a cavallo tra i comuni di Montignoso e Pietrasanta come già richiesto a gran voce dal consiglio regionale con l'approvazione di mozioni votate all'unanimità. Occorre che l'indirizzo, politico chiaro e reiterato, trovi attuazione con azioni amministrative conseguenti che vadano in quel senso. Da tempo oramai quel sito suscita forti preoccupazioni ambientali e di salute pubblica, c'è una forte mobilitazione di cittadini, comitati e amministrazioni comunali. Servono risposte e atti concreti".
"Infine - continua l'esponente di Orgoglio Toscana - deve trovare una soluzione definitiva anche la problematica "tallio" a Valdicastello e Pietrasanta. Nonostante gli interventi importanti eseguiti dal gestore del servizio idrico integrato GAIA con lavaggi delle tubazioni e sostituzione della rete, la questione tallio è ancora all'ordine del giorno. Servono misure risolutive che dopo sei anni dalla scoperta del fenomeno ora sarebbe anche il momento di mettere in campo. Il supporto della regione Toscana può essere maggiore, se necessario, e su quel fronte bisogna attivarsi".
"Il mio impegno - conclude Rosaria Sommariva - sarà sicuramente quello di dare un'accelerazione anche su ognuno di questi tre punti: i cittadini non possono aspettare anni, non possono trovarsi a far battaglie legittime e sfiancanti per loro. Bisogna ascoltarli e fare tutto ciò che è possibile per risolvere i problemi e soddisfare le loro sacrosante richieste".