La clamorosa inversione di rotta dell’amministrazione 5 stelle, resa più eclatante dalla mania di fare sempre annunci stratosferici e autoreferenziati per ogni decisione amministrativa presa, non poteva non suscitare la pubblica condanna da parte del commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, specialmente alla luce del comportamento tenuto nell’ultimo consiglio comunale dal vicesindaco Matteo Martinelli, autore della prima decisione di effettuare la transazione, e dal sindaco De Pasquale. Pieruccini, con i modi certamente non lievi che lo contraddistinguono non ha esitato a definire ironicamente i due vertici dell’amministrazione grillina : “ due verginelle” che avrebbero, all’improvviso recuperato l’interesse per il bene della città.
“ Ci sembra piuttosto ridicolo – ha detto Pieruccini - che i grillini si siano stracciati le vesti pubblicamente per un affare tutto loro e che si siano indignati perché strapazzati dall'opposizione per lo spreco di milioni di euro. Se essi sono certi delle colpe in capo al professor Giulio Ponzanelli, sfidino chi li accusa del contrario e forniscano le prove della loro buona fede .Bene, bravi, bis. Ma la domanda a cui rispondere è sempre e solo una : sono mesi che aspettiamo la verità da parte del vicesindaco Matteo Martinelli, artefice della “ transazione più costosa della storia del comune", e invece niente . Nell'ultimo consiglio comunale si è perfino travestito da verginella ed è letteralmente caduto dal pero. Lui, poverino, ha dovuto aspettare che fosse un ex magistrato della Corte dei Conti in pensione ad accendere le luci sulla “rateizzazione decennale da 900 mila euro all’anno ”. Invece di spiegare come faceva a non sapere, a non vedere e a non avere dei dubbi, è subito passato all’azione negazionista e vittimista . Sarebbe bastato che il vicesindaco o qualche suo collaboratore conoscesse il Testo Unico Enti Locali nel quale , che, all'articolo 194 comma 2, prevede che un piano di rateizzazione, convenuto con i creditori , debba avere una durata di tre anni compreso quello in corso.”. Pieruccini ha voluto rivolgere alcune domande proprio a Martinelli.
“Come avrebbero fatto, secondo Martinelli, “ quelli di prima”, in anni ed anni di amministrazioni che si sono succedute nel tempo, a non farsi venire mai un dubbio, a non mettere mai agli atti il loro interesse o le loro inquietudini verso l’imprenditore Andrea Franzoni ? E come avrebbero fatto ad aspettare anni senza essere mai stati messi all’indice dalla magistratura per non essersi presi alcuna responsabilità politica in tal senso ? Quindi delle due, l’una: o quelli di prima dormivano o i 5 Stelle si sono fatti prendere per il naso dagli avvocati di un famoso studio genovese di controparte per firmare un accordo milionario che oggi definiscono letale e caldeggiato invece dall’avvocato di fiducia dell'amministrazione. In ogni caso falsi e bugiardi come hanno dimostrato di essere, alla fine è convenuto loro far saltare il rinomato professore e docente universitario, magari autoalimentandosi di immaginarie ipotesi complottistiche anti-grilline, finendo addirittura per legittimare il loro dietrofront. In ogni caso a quel politicante da quattro soldi di nome Matteo Martinelli, da quando si è ridicolizzato con il caso “ Paradiso “diventando il bersaglio preferito dell'opposizione, è stata assegnata una nuova parte nella commedia : quella di chi allegramente ammiccava ai poteri forti contro il bene della città, alla faccia dei morti da Covid 19 , del bilancio in rosso e senza soldi, delle imprese moribonde e delle famiglie che faticano a tirare la fine del mese. Quando gli elettori se ne accorgeranno allora sì che ci divertiremo perché la vicenda milionaria della ”transazione Paradiso “ non tramonterà nell’indifferenza dei seggi elettorali.”.
“Sceneggiata dei 5 stelle sulla transazione Paradiso in consiglio comunale”: la Lega chiede coerenza e trasparenza
Scritto da Redazione
Politica
01 Luglio 2020
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