Ha detto di aver firmato le ordinanze con le quali lo stadio dei Quattro Olimpionici venne riaperto in occasione dei playoff nella stagione 2018-2019, per il timore di problemi con l’ordine e la sicurezza e questa, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, è una giustificazione falsa del sindaco Francesco De Pasquale, accusato, dallo stesso Bernardi, di essere più attento alla forma che alla sostanza.
“Il sindaco è indagato per aver violato l'art. 681 Codice penale non soltanto sotto il profilo del rilascio l'apertura per le partite contro il Pisa e l'Albissola, ma anche sotto il fondamentale aspetto del puntuale adempimento di tutte le eventuali prescrizioni non osservate. – ha spiegato Bernardi – La scusa dell’ordine e della sicurezza è falsa perché nel nostro ordinamento non sono competenze del sindaco, ma del Prefetto, in quanto preposto al coordinamento delle forze di polizia e responsabile provinciale dell'ordine e della sicurezza pubblica. Nello specifico, queste competenze fanno riferimento all’autorità di pubblica sicurezza secondo l’articolo 13 della Costituzione, o, nell’ambito della individuazione delle materie di competenza statale alla sicurezza dello Stato o all’ordine pubblico e alla sicurezza.” Secondo Bernardi il sindaco di Carrara avrebbe sbagliato doppiamente citando nelle sue due ordinanze il decreto legge dell’8 febbraio 2007 :“ misure per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di violenza connessi con le competizioni calcistiche “ perché proprio questo decreto conferma la competenza del prefetto e non del sindaco .
Bernardi ha voluto porre l’accento soprattutto sulle dichiarazioni che all’epoca dei fatti aveva rilasciato il sindaco De Pasquale che non parlavano affatto di problemi di ordine e sicurezza. “ Il 25 novembre 2018 - ha continuato Bernardi - il sindaco dichiarò alla stampa l’ufficialità dell’apertura dello stadio a capienza limitata per il derby Carrarese-Pisa, mettendo a disposizione dei tifosi la gradinata e la curva sud per un totale di 1746 spettatori. Le ragioni che lo spinsero a firmare l’ordinanza, dichiarate da lui stesso, era il livello di sicurezza raggiunto dalla struttura a seguito dei lavori fatti di gran carriera per ovviare alla chiusura. Bernardi ha riportato le testuali parole del sindaco . “ “Firmo l’ordinanza perché grazie ai lavori lo stadio è ogni giorno più sicuro. Sicuramente il cammino verso la completa messa a norma è ancora lungo e in salita ma sono certo che lo stadio comunale oggi è più sicuro di una settimana e di un mese fa. E’ anche più sicuro rispetto al 2015, quando fu dichiarato agibile: per questo ho deciso di firmare l’ordinanza di apertura in deroga sia per la gradinata sia per la curva.”. “ Da queste dichiarazioni pubbliche – ha ripreso Bernardi - è chiaro che non reggono le argomentazioni adottate in data odierna per la sua difesa, cioè che le due ordinanze di apertura siano maturate in un clima di grandi tensioni, di gravi minacce e che i tifosi avevano annunciato una vivace e potenzialmente pericolosa protesta. E, in ogni caso, sarebbe ingiustificabile aver firmato un’ ordinanza in deroga a causa di minacce e tensioni. Ora, dopo l'avviso di garanzia, aspettiamo fiduciosi che la magistratura inquirente e giudicante faccia rapidamente il suo corso.”.