Si aggiunge a quella espressa ieri dal sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, la solidarietà odierna di Domenico Piedimonte, coordinatore comunale di Forza Italia Massa, a Rita Galeazzi.
“Con grande imbarazzo prendo le distanze dal “modus operandi” del nostro coordinatore regionale. Dopo mesi di pressanti ed infruttuose richieste di dimissioni reiterate da Massimo Mallegni alla nostra stimata coordinatrice provinciale Rita Galeazzi, il commissario regionale ha ottenuto un “provvedimento temporaneo” di commissariamento”.
Ma, come spiega Piedimonte, “Il commissariamento della Galeazzi è da statuto (art. 58) a firma del solo responsabile nazionale organizzazioni, quindi un provvedimento temporaneo che non è ancora stato accolto dal comitato nazionale di presidenza e che mi auguro venga respinto”.
Quindi, aggiunge il coordinatore massese: “Fino a tale pronuncia, ritengo questo atto di commissariamento illegittimo in quanto privo di qualsiasi motivazione e pertanto inefficace”.
Piedimonte spiega inoltre che lo statuto di FI prevede il provvedimento temporaneo solo nei casi gravi ed urgenti, “Ma – afferma - che la coordinatrice provinciale Galeazzi non abbia commesso nulla di grave che ne richiedesse un urgente commissariamento è noto a chiunque, com’è semmai noto il contrario e cioè che abbia sempre ben lavorato nell’interesse di FI. Basti pensare che sotto la guida di Rita Galeazzi, nelle ultime regionali Forza Italia ha raggiunto in provincia il 10% dei voti contro il 4% della media Toscana e che nelle ultimissime amministrative ha eletto alla grande, col 71% dei consensi, l’unico sindaco di FI candidato in provincia, Jacopo Ferri a Pontremoli”.
“Già lo scorso mese – incalza Piedimonte - ho ritenuto doveroso portare all'attenzione del collegio dei probiviri nazionali alcune singolari interpretazioni statutarie perpetrate e che non rispondono peraltro allo spirito del nuovo statuto di Forza Italia attraverso il quale il presidente Silvio Berlusconi tenta di rilanciare Forza Italia partendo dai tanti militanti del territorio da lui stesso definiti “Missionari delle Libertà”.
“Unico modo questo – commenta il coordinatore - per radicare il partito sul territorio e riportarlo ad esser il primo partito di centro destra. A più riprese, io e tanti altri colleghi di varie province abbiamo cercato di far capire al coordinatore regionale l’importanza di rispettare i tempi di mandato previsti dal nuovo congresso provinciale per organizzare le attività di partito ed avvicinare nuovi amici”.
“Invece – accusa- Mallegni ha ritenuto, in maniera più o meno formale, di azzerare negli ultimi mesi ben cinque coordinamenti provinciali eletti nel 2019”.
“Questa politica nei confronti degli organi eletti sta però portando Forza Italia a perdere e disperdere un grande capitale umano. Qualità e professionalità – dice Piedimonte - che sono un segno distintivo della classe dirigente di Forza Italia. A Massa ne abbiamo avuto dimostrazione anche quando il gruppo consigliare di Forza Italia ha visto la fuoriuscita del caro amico e consigliere laborioso Antonio Cofrancesco”.
Una grande perdita di risorse umane e di amici della comunità toscana di Forza Italia, secondo Piedimonte, che sta svuotando il partito e sta disorientando militanti ed elettori “i quali, anche nella nostra piccola realtà, non capiscono il perché di tanta insistenza da parte del coordinatore regionale nel favorire personaggi che fino a quattro anni fa concorrevano alla carica di coordinatori provinciali del PD. Persone di sinistra che non conoscono il nostro percorso locale ed il nostro cammino comunitario, alle quali si vorrebbero consegnare le chiavi di Forza Italia. A discapito della nostra grande comunità territoriale”.