L'organizzazione sindacale Si-Cobas si schiera dalla parte di Gianni Marchi, dipendente della casa di riposo Regina Elena di Carrara: in un comunicato della stessa organizzazione si rende noto che "Gianni Marchi, sta mettendo a repentaglio la propria salute e vita, per rivendicare che vengano garantiti i servizi erogati dall'azienda dove lavora oltre che la tutela della salute e della sicurezza di tutti i dipendenti della struttura. Gianni Marchi sta rinunciando ad assumere farmaci salvavita per protestare contro il peggioramento delle condizioni lavorative ed economiche a cui da tempo si assiste in tutte le strutture sanitarie".
Il sindacato denuncia lo stato in cui versa la sanità, peggiorato dallo scoppio della pandemia e avanza delle proposte: "Per noi del Si- Cobas - spiega - l'unica risposta concreta alla tragica convivenza con epidemie virali globali, come quella del coronavirus, non può che essere un servizio sanitario universale pubblico e gratuito. Deve essere garantito il diritto alla salute intesa non solo come assenza di malattia ma anche come pieno benessere psicofisico. Da subito il personale sanitario deve essere valorizzato, non a parole ma concretamente, con aumenti salariali, benefici pensionistici, riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario".
Il sindacato annuncia per questo uno sciopero generale del pubblico e del privato, indetto il 29 gennaio e chiede al sindaco di Carrara De Pasquale e al direttore della rsa di trovare al più presto soluzioni adeguate a quanto denunciato da Gianni Marchi.
Solidarietà dei Si-Cobas a Gianni Marchi, dipendente della casa di riposo Regina Elena
Scritto da Redazione
Politica
23 Gennaio 2021
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