Spazio Alber1ca riprende la sua attività giovedì 19 alle 18 presso l'ex Ospedale S. Giacomo ed offre la possibilità di riflettere sull'attualità di questa guerra che rischia di travolgerci grazie alla presenza prestigiosa e preziosa di Maria Luisa Boccia. Pensare la guerra, lottare per la pace è infatti il filo rosso della sua riflessione femminista nei testi raccolti nel libro che presenta “Tempi di guerra. Riflessioni di una femminista”.
Di fronte alle notizie terribili che arrivano dal medioriente non è facile mantenere la mente lucida : da una parte la brutale, barbara, inaspettata azione terroristica di Hamas, dall’altra la vendetta israeliana che travolge una popolazione inerme. Il tutto in un quadro geopolitico complicato che ci costringe ancora una volta a fare i conti con la sola modalità che sembra esistere per risolvere i conflitti: l'uso delle armi, i corpi di donne e uomini usati per una triste conta delle vittime, la distruzione dei territori e delle relazioni. Non bastavano la guerra ormai senza fine tra Russia ed Ucraina, col suo portato di morti quotidiane e le altre guerre sparse per il mondo con migliaia di vittime di cui nulla sappiamo perché poco se ne parla. Esiste un altro pensiero, un'altra pratica?
Sarà importante provare a pensare come è possibile non ridursi alla logica bellica dello schieramento e non subire la confusione tra fatti e valori di cui è intriso il discorso mediatico e politico che rende difficile la comprensione degli eventi, delle cause e dei possibili esiti della guerra. Possono il pensiero e le pratiche femministe contrastare la riduzione della politica a guerra?
Ne parleremo con Maria Luisa Boccia ex senatrice, filosofa femminista, docente di Filosofia Politica all’università di Siena, scrittrice, animatrice infaticabile fin dai primi anni sessanta di riviste, gruppi di riflessione e di lavoro che hanno approfondito tutti gli aspetti della politica e del sociale dal punto di vista della differenza sessuale e della libertà delle donne. Importante è anche la sua ascendenza culturale, Boccia è infatti nipote del leader storico della sinistra, Pietro Ingrao, di cui dirige, in qualità di presidente, l’importante archivio. Collabora inoltre con il “Centro Studi e iniziative per la Riforma dello Stato” e continua ad occuparsi di tematiche femministe con particolare attenzione al rapporto tra donne e politica e al pensiero della differenza. Tra i suoi numerosi scritti ricordiamo soltanto L’io in rivolta , 1990; L’eclissi della madre. Fecondazione artificiale tecniche, fantasie, norme con Grazia Zuffa, 1998; La differenza politica. Donne e cittadinanza, 2002; Con Carla Lonzi: la mia opera è la mia vita, 2014; Le parole e i corpi.” 2018; Tempi di guerra. Riflessioni di una femminista 2023
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