Il sistema di vigilanza con gli steward per le spiagge libere del comune di Carrara funziona solo nei weekend ma, proprio nel momento in cui c’è il maggior numero di accessi per l’arrivo di turisti da fuori città, diventa inefficiente per il numero esiguo di addetti rispetto agli utenti. La suddivisione in stalli impedisce il passaggio dei venditori ambulanti che finiscono per transitare solo sulla battigia dove già si accalcano i molti bagnanti del sabato e della domenica, facilitando la possibilità che si creino assembramenti. Questo il quadro della situazione delle quattro spiagge libere cittadine, Fossa Maestra, Idrovora, Rotonda e Bau beach descritta da Nicola Pieruccini, commissario comunale Lega Salvini Premier, che ha deciso di rivolgersi direttamente al prefetto con una lettera aperta. Pur ringraziando la prefettura per l’impegno profuso nei mesi cruciali della pandemia, Pieruccini ha ricordato che la battaglia è ancora in corso e che è basilare per l’economia del territorio, già in grande sofferenza, la dimostrazione del senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni volta ad evitare l’insorgere di nuovi focolai.
“ Questo non sembra accadere nel caso delle spiagge libere del comune di Carrara, dove il numero di steward risulta particolarmente ridotto e i controlli della Polizia Municipale del tutto assenti. – ha esordito Pieruccini nella sua lettera al prefetto - In questi arenili nessuna ordinanza anti-Covid è stata ad oggi applicata e rispettata. Se la situazione è particolarmente critica nei giorni feriali nei quali non esiste alcuna vigilanza, nel fine settimana rischia veramente di diventare esplosiva per il rilevante afflusso di turisti dal nord Italia che hanno accesso alle spiagge senza alcun tipo di controllo e prenotazione.”. Pieruccini ha anche ipotizzato un possibile scenario di protesta da parte di color che nei weekend restano esclusi dalle spiagge libere per overbooking, valutando l’eventualità di grossi problemi di ordine pubblico. Da qui la richiesta di Pieruccini: “ Chiedo la convocazione di un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica con la partecipazione di tutti i comuni della costa e delle associazioni di categoria, per approfondire l'argomento e trovare le giuste soluzioni a una situazione che rischia di diventare esplosiva, ricercando tutte le soluzioni previste dalla legge al fine di tutelare la salute delle persone, i beni pubblici e le relazioni sociali, senza i quali il lavoro, l'economia e l'imprenditorialità locale non possono ripartire e trasformarsi in progresso.”.