La prima richiesta avanzata dal coordinamento comunale di Fratelli d’Italia era stata per l’intitolazione di una strada alla memoria di Norma Cossetto, giovane istriana seviziata, stuprata e infoibata dai partigiani comunisti italiani e slavi per essersi rifiutata di rinunciare al suo credo fascista nel 1943. La seconda ha corretto il tiro ed ha proposto la dedica di un luogo ai martiri delle foibe. A presentare la mozione nell’ultimo consiglio comunale è stato il consigliere di Forza Italia, Lorenzo Lapucci che ha ottenuto il voto favorevole di tutto il consiglio. Il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Baruzzo ha voluto ringraziarlo pubblicamente: “ Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione da parte del consiglio comunale di Carrara, della mozione , presentata dal consigliere Lorenzo Lapucci, di intitolazione di una strada ai Martiri delle Foibe. Lo scorso 11 febbraio, il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia ha presentato - via pec- una richiesta al sindaco di Carrara di intitolazione di una strada od altro luogo pubblico a Norma Cossetto , che è il simbolo delle violenze subite dai nostri connazionali da parte dei partigiani comunisti titini ; avuto però sentore di qualche sinistroso “mal di pancia” dinanzi all’intitolazione di una strada ad una giovane studentessa, violentata, seviziata ed infoibata dai partigiani, il 21 febbraio, abbiamo inviato un’altra pec al sindaco , chiedendo in subordine l’intitolazione di una strada ai “Martiri delle Foibe”.
Ringraziamo pertanto il consigliere Lapucci per aver fatto sua la nostra proposta e auspichiamo che nessun altro intenda mettervi il proprio “cappello” , perché se non vi fosse stata la nostra richiesta e l’intervento di Lapucci, nessun altro si sarebbe preoccupato di dare il giusto riconoscimento ad una tragedia nazionale che per troppi anni è stata negata da certa sinistra. Ringraziamo anche il consigliere Vannucci per il suo intervento contro ogni giustificazionismo di detto genocidio risultato molto efficace soprattutto alla luce delle esternazioni di alcuni rappresentanti dell’ Anpi o di Rifondazione comunista , che ancora pochi giorni fa avevano la faccia tosta di non condannare gli eccidi compiuti dai partigiani titini ai danni dei nostri connazionali o l’esodo forzato istriano giuliano dalmata.