La supercoalizione che sostegne Simone Caffaz candidato sindaco di Carrara, con la conferma della presenza di Riccardo Bruschi di Forza Italia Carrara e la new entry di Rinascimento Sia di Vittorio Sgarbi, in una nota stampa, spiega in venti punti l'inidoneità di Andrea Vannucci e la loro ferma intenzione a non sostenerlo nella tornata elettorale.
"Prima di tutto, Andrea Vannucci - scrivono - come segretario comunale del Ppi, è stato colui che ha portato per la prima volta nel 1998 l'area ex democristiana in una giunta rossa assieme a Rifondazione Comunista e ai
Comunisti Italiani; poi, e' stato dal 2002 vicesindaco della giunta Conti, in maggioranza assieme a Rifondazione
comunista, dal 2007 assessore all'urbanistica della giunta Zubbani 1, in maggioranza assieme a
Rifondazione Comunista e poi vicesindaco della giunta Zubbani 2, in maggioranza assieme a Rifondazione comunista".
"Nei suoi mandati non ha mai fatto nulla di buono - continua - mentre ha fatto molte cose negative per la
città, appoggiando ed essendo tra i promotori di tutte le decisioni prese da Pd lungo vent'anni; tra le tante cose, appoggiato e promosso le politiche di area vasta che hanno svuotato la città di uffici e servizi e ha appoggiato e promosso lo smantellamento della sanità territoriale e sostenuto le macro-asl, salvo oggi, con una piroetta spregiudicata, sostenere il contrario".
"Come assessore, nel settore urbanistica, ha proceduto nel solco tracciato dalle altre giunte rosse, favorendo immobilismo, speculazioni e uno sbagliato assetto della città e nel settore marmo ha promosso e favorito, assieme al suo partito, il Pd, la perdita di una parte importante dei poteri del Comune a favore della Regione Toscana, causa di molte delle problematiche di oggi, con la legge regionale 35/2015. Nel 2015 - continua - nel momento di più grave difficoltà per città, dopo l'alluvione del 2014, ha lasciato, da novello Schettino, la nave che stava affondando nel tentativo di salvare la sua carriera politica E' stato candidato a sindaco dalla direzione comunale del Pd nel 2017.
Dopo il commissariamento del Pd a seguito della decisione sopra citata, si è candidato a sindaco, perdendo, con una serie di liste civico-politiche; La sua coalizione del 2017 era a sinistra del Pd, essendo composta, tra gli altri, da Carrara Democratica, corrente sinistra del Pd che si oppose alla linea renziana, e da Progressisti-Sinistra per
Carrara, il cui nome è già abbastanza esplicativo. Attualmente è consigliere comunale solo per i voti ottenuti dalle liste sopra citate".
Gli ultimi punti toccano gli ultimi mesi, quando ci sono state le verifiche pre candidature:
"In questi mesi - dicono - ha sempre rifiutato con noi un confronto pubblico e privato, nonostante i ripetuti inviti, e nello scorso mese di novembre dichiarò sulla stampa sdegnato "Mai con il centrodestra", arrivando addirittura a minacciare di denuncia chi lo avesse successivamente accostato alla nostra coalizione. Quando la sua candidatura ha cominciato ad emergere, ha rifiutato di partecipare alle primarie che gli avevamo proposto per verificare sul campo chi avesse più consenso, evidentemente certo di perderle, però ha organizzato un'oscura trama nelle segrete stanze della politica per destabilizzare il centrodestra e assicurarsi il sostegno della segreteria regionale e quella provinciale di Forza Italia, non avendo però quello della base di FI e del centrodestra, come dimostra il recente
sondaggio Emg pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che evidenzia che solo il 20 per cento dell'elettorato del centrodestra ha stima di lui; infine è il massimo esponente carrarese della lobby politica dell'Olidor", guidata dall'ex deputato Andrea Rigoni, che ha guidato la provincia negli ultimi venticinque anni, con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti La lobby sopra citata, com'è evidente, ha sempre penalizzato in ogni decisione Carrara".