La Uil Fpl ha revocato lo stato di agitazione dal momento che l'azienda si è impegnata a istituire una cabina di regia e a monitorare tutte le attività che coinvolgono gli anestesisti rianimatori, con l'impegno di ritornare al modello precedente se tale monitoraggio dovesse dare dati diversi da quelli che l'azienda ha utilizzato per le sue valutazioni, ma questo non vuol dire che abbassiamo la guardia. Chiediamo di conoscere metodi, tempistiche, indicatori di questo monitoraggio e di poter essere resi partecipi nell'interesse comune di garantire sicurezza a pazienti ed operatori, nel rispetto delle regole contrattuali". Il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, entra nel vivo della recente polemica che ha coinvolto il servizio di anestesia del Noa: "Attendiamo quello che emergerà dalla conferenza zonale dei sindaci convocata per il 10 gennaio prossimo. Tuttavia ci sono aspetti che chiediamo all'azienda sanitaria di prendere in considerazione sin da subito. La sicurezza è stata garantita, dall'apertura dell'Ospedale delle Apuane con la presenza di un anestesista di guardia h24 dedicato all'ostetricia e 2 anestesisti di guardia h 24 per una terapia intensiva di 12 letti, tenuto conto che è previsto un rapporto di 1 a 8 fra medici e pazienti in area critica". Per Salvadori non si può ignorare la voce di tanti medici che in questi giorni si sono schierati a difesa del reparto, dando voce ai timori dei colleghi ancora in servizio ed evidenzia come il Noa non possa essere messo in paragone ad altri ospedali. "Il nostro ospedale è riferimento per procedure di radiologia interventistica, per i traumi del bacino ed ha una chirurgia vascolare. Tutte le discipline chirurgiche sono presenti ad eccezione della neurochirurgia e quella toracica. Il modello organizzativo, proposto e considerato sicuro è lo standard minimo in presenza di un punto nascita e di una terapia intensiva, tanto che è applicato all'ospedale di Cecina, che ha circa 650 parti all'anno e 4 letti di terapia intensiva con solo chirurgia, ortopedia e ginecologia ed è sede di un Pronto Soccorso territoriale e non di DEA di I livello come l'Ospedale delle Apuane. Appare quasi ridicola la proposta che il medesimo modello possa essere valido e sicuro al Noa". Insomma, il modello applicato fino a ora ha consentito di essere tempestivi ed evitare possibili complicazioni nel reparto di ostetricia: "Non può essere considerato sicuro un modello che non preveda la possibilità di assistere continuativamente una donna, dal posizionamento di un catetere per l'analgesia del parto fino a 2 ore dopo, per evitare di non essere tempestivi in caso di sanguinamento post partum - conclude Salvadori -. Non può essere sicuro un ospedale in cui, posto che uno dei due medici si dedichi interamente all'ostetricia, l'altro debba contemporaneamente garantire assistenza ai pazienti della Terapia Intensiva, rispondere alle emergenze intraospedaliere, garantire consulenze nei reparti, fornire le sue prestazioni, assistere in radiologia interventistica i pazienti provenienti da altri ospedali, provvedere in caso di emergenze chirurgiche alla stabilizzazione del paziente e se necessario ad iniziare l'intervento in attesa che sopraggiunga l'anestesista reperibile. La richiesta – conclude – è mantenere l'attuale modello con 3 guardie di anestesia sulle 24 ore, come standard ottimale di sicurezza e qualità delle prestazioni. Riteniamo pericoloso, per sopperire alle carenze di organico, ridurre i servizi di guardia, il cui unico risultato sarebbe un deterioramento della qualità dei servizi erogati e un sovraccarico per i lavoratori con aumento dello stress lavoro correlato che rischia di annullare il beneficio atteso di avere più personale per garantire le liste di attesa".
Tagli al reparto anestesiologia: accordi su cabina di regia, Uil Fpl revoca lo stato di agitazione
Scritto da Redazione
Politica
17 Dicembre 2024
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