L’assembramento di una trentina di persone sotto il comune di Carrara e di un’altra quindicina all’interno, nei pressi o dentro la saletta consiliare, per la discussione di quattro tesi di laurea dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, è stato notato e segnalato dal coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini che, stamani, ha anche provveduto a chiedere l’intervento della polizia.
A lui abbiamo chiesto di fare il punto della situazione: “Stamani alle nove siamo arrivati in comune e abbiamo trovato alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara che stavano discutendo la loro tesi di laurea. Questo per noi della Lega non dovrebbe essere possibile perché il presidente del consiglio Conte ha bloccato tutti gli atenei e tutte le scuole di ogni ordine e grado e tutte le attività didattiche, per cui non capiamo come mai è stata fatta questa sessione di esame. Noi siamo stati allertati dai dipendenti comunali dell’ufficio anagrafe, che è aperto anche al sabato, che si sono visti arrivare un frotta di persone, nonostante il sindaco, il giorno prima avesse dato disposizioni affinchè il personale e gli utenti restino a un metro di distanza gli uni dagli altri. Abbiamo chiesto l’intervento della polizia per identificare e far certificare le persone presenti in comune. Qualcuno si è giustificato dicendo che la sala in cui si stava svolgendo l’esame era di trenta metri quadrati e quindi sufficiente, in base alla legge per ospitare le undici persone che vi abbiamo trovato all’interno. Ovviamente questo è vero solo in parte perché ciò che conta è come le persone sono disposte all’interno dello spazio e lì, stamani c’erano otto persone gomito a gomito che fronteggiavano il laureando. Secondo noi, in questo caso, non stati messi in atto i sistemi di sicurezza che si riducevano a una sedia posta fuori della porta, nel corridoio del comune, con una bottiglia di disinfettante e un rotolo di carta assorbente da usare come salviette. Non abbiamo ancora avuto conferma che esista un atto formale scritto che attesti a richiesta della sala da parte dell’Accademia e il corrispondente atto di concessione da parte del comune: per questo motivo stiamo verificando se c’è stato un abuso d’ufficio da parte del sindaco per aver concesso le sale comunali e se c’è stato comunque un incauto affidamento delle stesse sale perché, di fatto, è entrato chiunque, stamani, dal momento che non era stata posta una guardia all’ingresso che verificasse l’entrata delle sole persone autorizzate. Nei prossimi giorni valuteremo coi nostri legali se ci sono le condizioni per fare un esposto o una denuncia nei confronti del sindaco.”
Pieruccini ha poi aggiunto una sua perplessità che lo ha coinvolto in prima persona: “Quando sono entrato in comune, stamani, senza peraltro che nessuno mi fermasse e chiedesse le motivazioni della mia presenza, mentre salivo le scale per arrivare alla saletta consigliare in cui si stavano svolgendo gli esami di laurea, il vicesindaco Martinelli mi ha urlato che il comune era chiuso, sebbene nel corridoio fuori dalla saletta ci fosse una trentina di persone. Per cui mi sono chiesto se il comune, secondo Martinelli, dovesse risultare chiuso solo per me, visto che quelle persone presenti erano tutti parenti, amici e accompagnatori dei ragazzi che dovevano discutere la tesi e non utenti dell’ufficio anagrafe, che si trova al piano di sotto. Quindi, vorrei dire al vicesindaco Martinelli di informarsi bene su come stanno le cose prima di venire ad apostrofare me.”.
Tesi Accademia in comune, Pieruccini (Lega): “Pensiamo a esposto contro il sindaco”
Scritto da Redazione
Politica
07 Marzo 2020
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