Prosegue nella commissione Marmo presieduta da Nicola Marchetti la discussione riguardo la bozza di regolamento sulla tracciabilità del lapideo. Il nuovo documento risponde a quanto previsto dalla legge regionale 35/2015 andando a definire criteri e modalità per la valutazione del rispetto della lavorazione in loco dei materiali estratti nelle cave cittadine e oggi, alla presenza del sindaco Serena Arrighi e del dirigente del settore Marmo e Ambiente Giuseppe Bruschi, è stato illustrato ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Nicola Del Vecchio, Andrea Figaia e Franco Borghini. “Grazie anzitutto ai sindacati per avere partecipato e per il loro contributo alla discussione. Questo regolamento rappresenta un passaggio fondamentale per arrivare al compimento di quanto previsto dalla legge regionale 35/2015 – ha spiegato Arrighi -. Questa fase di ascolto e di confronto, con la commissione in primis, ma più in generale con tutte le parti sociali è importante per arrivare a ottenere un documento il più possibile condiviso dal punto di vista tecnico e non solo. Nel testo, per esempio, andiamo a spiegare alcuni passaggi chiave a cominciare dalla definizione puntuale di cosa si intenda, per esempio, per ‘cava’, ‘materiale da taglio’ o ‘sistema produttivo locale’, ma anche i tempi di entrata in vigore di nuove norme, controlli e sanzioni. L’impianto tecnico, come abbiamo già avuto modo di raccontare, è invece quello di un sistema in due passaggi: dalla cava alla pesa e quello dalla pesa all'opificio di trasformazione. Il primo passo sarà gestito dal pubblico e prevederà che a ogni blocco venga assegnato un numero e un codice univoco che servirà al comune per conoscere il processo di estrazione, il giacimento e il tipo di materiale estratto. Il secondo passaggio spetterà invece al singolo concessionario che sarà tenuto a dimostrare la lavorazione in loco del proprio prodotto. Ogni singola impresa di trasformazione potrà utilizzare il metodo di tracciabilità che riterrà essere più opportuno a patto che questo rispetti alcune specifiche tecniche che andremo ad indicare. Tutti i dati dovranno poi essere trasmessi telematicamente ogni giorno dalle imprese su di un server indicato dal comune. Una volta approvato questo regolamento garantirà maggiori certezze all’intero comparto e darà dati chiari e univoci tanto al comune che alle stesse imprese. Il passo successivo sarà poi quello di redigere un regolamento per disciplinare le aste delle concessioni”.
Tracciabilità del marmo: i sindacati al lavoro sul regolamento per le aste
Scritto da Redazione
Politica
04 Marzo 2024
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