Il primo suggerimento per la riapertura dei reparti chiusi del Monoblocco e di tutto il vecchio ospedale di Massa era venuto da Italia Viva Massa Carrara che, oggi, alla luce della concreta possibilità di attuazione valutata sia dai sindaci locali sia dal governatore della Toscana Enrico Rossi e dai vertici Asl Toscana, chiedono di operare una scelta delle strutture da riaprire fatta con buonsenso.
“In politica accade spesso di non tenere più conto di una vecchia opinione e di cambiare idea – hanno fatto sapere da Italia Viva – cosa che, a volte, se va tutto bene, è sinonimo di intelligenza perché vuol dire rimettersi in discussione. In piena emergenza sanitaria per l’infezione Covid19, forte di una reciproca stima costruita sugli accesi dibattiti dei mesi appena trascorsi, i sindaci di Massa e di Carrara offrono con forza una seconda opportunità agli ospedali dismessi da anni al fine di raggiungere quegli obiettivi di salute pubblica di cui sono i primi responsabili, andando nella direzione di quanto proposto da Italia Viva alcuni giorni fa. Italia Viva non può che condividere peraltro le valutazioni su questa soluzione che Stefania Saccardi ed il presidente Enrico Rossi stanno verificando con i tecnici preposti in alcuni ospedali della nostra zona. La percentuale di contagi sul territorio provinciale è abbastanza importante e se dovesse aumentare, il si rischierebbe la saturazione dei posti disponibili in ospedale come avvenuto in alcuni casi in Lombardia con il conseguente trasferimento di pazienti in altre regioni.”. Secondo Italia Viva la grande sfida della politica toscana oggi è quella di contenere il contagio il più possibile nell’ottica di una proficua collaborazione tra le varie istituzioni ed è interesse ed impegno di tutti che la soluzione sia prioritaria, efficace e svelta . La proposta fatta dal sindaco di Carrara Francesco De Pasquale di sfruttare l’ex Ospedale Civico, invece che il Monoblocco, ha sollevato qualche perplessità nel gruppo di Italia viva per la datazione molto più vecchia del Civico e per il fatto di essere rimasto chiuso in questi anni a differenza del Monoblocco che, se pur come attività ambulatoriale e chirurgia in day hospital, ha continuato a funzionare. I membri di Italia Viva hanno assicurato di aver piena fiducia nella valutazione dei tecnici che attueranno la scelta giusta sulle strutture più idonee ma hanno voluto ribadire: “ Il Monoblocco è l’orgoglio di Carrara città solidale e ha confermato la bontà della decisione di difendere quella struttura dalla demolizione: una risorsa davvero speciale in questo momento di emergenza. Dopo mesi di lotta hanno vinto i cittadini ed il sindaco De Pasquale, proprio su forti pressione dei comitati e dei residenti, ha inviato la richiesta, accolta dalla Regione Toscana, di ristrutturare e valorizzare gli spazi della struttura, in un’ ottica però molto diversa dalla eventuale decisione odierna della riapertura di reparti solo ed esclusivamente per l'infezione Covid19 e questi investimenti con l’attuale emergenza non hanno alcuna attinenza. Invitiamo quindi la politica a muoversi con buon senso e a mantenere una comunicazione vera e trasparente e cioè che “temporaneamente” potrebbe essere presa in considerazione anche la redistribuzione dei pazienti ricoverati, spostando, ove necessario, quelli colpiti dal virus , così da liberare posti letto al Noa. Sono queste le principali misure che Italia Viva aveva proposto per contrastare il coronavirus e garantire il controllo ed il buon esito dell’ infezione. Misure che devono essere tempestive e valutate attentamente dai tecnici e dai vertici della Sanità regionale. È speranza di tutti che la decisione sia presa in tempi stretti. Italia Viva confida nella scelta che sarà effettuata e qualunque sia la struttura individuata deve essere l’unica soluzione condivisa e posta in essere nel più breve tempo possibile.”.