«La Regione Toscana avvia un vero e proprio percorso di riorganizzazione dei sistemi sanitari, socio-sanitari e sociali, destinati al riordino della medicina territoriale, per dare risposte efficaci ai bisogni di salute delle persone. La riforma, approvata dalla Giunta, andrà a regime nei prossimi tre anni; avrà i suoi tre punti cardine nelle case di comunità, negli ospedali di comunità e nelle 37 centrali operative territoriali; andrà a rafforzare le cure domiciliari, i percorsi di prevenzione per gestire meglio le malattie croniche e la presa in carico sul territorio. In tutto il territorio regionale sorgeranno dalle 70 alle 77 case di comunità che prevedono la presenza di specialisti di base e medici di famiglia, pediatri, infermieri di comunità e assistenti sociali. Si tratta di una riorganizzazione importante che riguarderà, da vicino, anche il nostro territorio e le necessità emerse, in modo particolare, con gli anni della pandemia da covid, che hanno fatto emergere il ruolo irrinunciabile dell’assistenza sanitaria di prossimità per la popolazione più fragile e non solo. Un’esigenza fondamentale specie per i territori più marginali, i piccoli centri, per le cosiddette aree interne, che compongono la provincia di Massa Carrara, dove l’accesso alle cure rimane un aspetto primario per garantirne la vivibilità e tutelarne il diritto alla salute». È quanto dichiara Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione affari istituzionali in merito alla riorganizzazione dei sistemi sanitari e socio-sanitari della Regione Toscana.
«Nel processo di riorganizzazione messo in atto, un ruolo importante sarà ricoperto dall'innovazione dei servizi digitalizzati, dalla telemedicina e dal telemonitoraggio – continua Bugliani - A fronte di processi innovativi e tecnologie avanzate, voglio ricordare come nel nostro territorio esistano strutture sanitarie di eccellenza, come l’Ospedale del Sacro Cuore di Massa che, secondo i dati Agenas, si attesta tra le prime dieci cardiochirurgie in Italia, grazie al lavoro portato avanti da tutti i suoi professionisti. Un esempio di come la sanità pubblica e i servizi da essa erogati, possano rappresentare una garanzia per la salute dei cittadini. Gli anni della pandemia hanno costretto il mondo della sanità a compiere uno sforzo significativo, evidenziando l’importanza delle strutture di prossimità ai cittadini. Per questo una riorganizzazione del sistema che rafforzi questo settore rappresenta un passaggio atteso dal nostro territorio e da tutti i cittadini toscani».