Rabbia da parte del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia per la visita di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, presso il Monoblocco di Carrara e il vecchio ospedale di Massa, in cerca di soluzioni rapide ed efficaci per ottenere posti letto sufficienti nell’emergenza coronavirus. Sin dal momento in cui la notizia si è diffusa sotto forma di voci – poi confermate dallo stesso Rossi – il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia , Lorenzo Baruzzo, ha manifestato il suo dissenso e la sua preoccupazione per quella che è stata, secondo lui, una manifestazione di menefreghismo nei confronti del decreto ministeriale.
“Abbiamo sempre detto che il nostro senso di responsabilità ci deve vedere tutti uniti e collaborativi con le Istituzioni per uscire dall’emergenza - ha detto Baruzzo - e che per le polemiche e le denunce ci sarà tempo “dopo” ma le notizie che ci giungono sono gravi .”- Baruzzo ha quindi fatto riferimento a Rossi definendolo “il comunista che ha rovinato la sanità toscana e che in un post su fb ha scritto : “un nuovo comunismo può salvarci” ed ha sollevato diversi quesiti sulla natura pubblica o privata della visita e sul rispetto, da parte di Rossi e dello staff che lo ha accompagnato, di quelle restrizioni del DPCM a tutela della salute pubblica alle quali si stanno attenendo centinaia di migliaia di toscani per tutelare la propria e l’altrui salute. Dopo la conferma dell’avvenuta visita Baruzzo non ha esitato a dare un giudizio molto negativo sul fatto: “ E’ stato un gesto moralmente e politicamente grave. Rossi poteva chiedere telefonicamente informazioni ai dirigenti Asl locali, che conoscono benne la situazione, invece ha voluto dare il segnale forte: quello che lui se ne frega delle disposizioni di legge, che va oltre i decreti, perché lui , a differenza di centinaia di migliaia di toscani, non aveva più voglia di stare in casa. Vergognoso.”.