La notizia sarebbe ancora a livello di voci di corridoio ma ha comunque fornito lo spunto al consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi per fare alcune riflessioni: secondo i soliti bene informati sembrerebbe che il nuovo dirigente all’urbanistica, Michele Bengasi Fiorini, fortemente voluto nel comune di Carrara dall’assessore all’urbanistica Maurizio Bruschi, che lo ha importato dal comune di Camaiore come suo uomo di fiducia, si sarebbe dimesso.
“Il dirigente all’urbanistica – ha precisato Bernardi – ha un ruolo fondamentale nella costruzione del percorso del nuovo POC . Se questa la notizia delle sue dimissioni corrispondesse al vero è obbligo chiedere conto al sindaco De Pasquale le ragioni di tale gesto.” Bernardi ha infatti ventilato la possibilità che le eventuali dimissioni siano dovute a concause interne agli uffici, come ad esempio dissensi con la classe politica e, per questo ha chiesto quali misure intenda prendere il sindaco per ridurre i conclamati fattori ‘disincentivanti’ di origine interna che spingerebbero i dirigenti a darsi alla fuga.
“Nel giro di un anno - ha ripreso Bernardi - se la notizia di Fiorini fosse vera, all'urbanistica si sarebbero infatti dimessi due dirigenti : Roberto Bologna che aveva lasciato l’amministrazione grillina a Giugno del 2019 , dopo che era stato assunto a Febbraio 2018 , e adesso Bengasi Fiorini che, a quanto si dice , avrebbe già da un po’ di tempo, palesato il desiderio di chiudere con quell'incarico. De Pasquale , al momento delle dimissioni dell’architetto Bologna , aveva dichiarato che la macchina comunale non scricchiolava affatto e che semplicemente doveva essere riorganizzata perché avevano felicemente fatto richiesta di pre -pensionamento ricorrendo alla quota cento, tre dirigenti su nove. De Pasquale era convinto allora che fosse una fase di transizione molto delicata, ma gestita nell'ottica di rendere più efficace il funzionamento del comune ed esprimeva particolare rammarico per la scelta del dirigente all'urbanistica di dimettersi , disapprovando le fantasiose ricostruzioni, completamente infondate della vicenda. La mia amministrazione, insisteva il sindaco, aveva dato al dirigente Bologna massima disponibilità, fiducia e carta bianca per la riorganizzazione del settore.”
Bernardi non ha escluso che un nuovo tzunami si sia abbattuto sui massimi vertici di palazzo civico e la macchina comunale di nuovo sarebbe a serio rischio tecnico-amministrativo , qualora fossero confermate le dimissioni di Bengasi Fiorini. “Un uomo di fiducia dell'assessore Bruschi – ha aggiunto Bernardi - già a sua volta suggerito al neo eletto sindaco per quel prestigioso incarico , dall'amica Claudia Bienaime : questa volta non è più possibile credere alla solita vulgata ufficiale sui motivi personali anche perché si parla di un caso amministrativo che di fatto renderebbe impossibile l’operato anche ai meglio intenzionati. Di mezzo ci stanno argomenti tanto importanti come il POC , la situazione tragica dei balneari e forse potrebbe entrarci anche la liquidazione della sentenza Paradiso. Speriamo per la città che l'amministrazione 5 Stelle sia stata in grado in questi giorni di far cambiare idea al dirigente Bengasi. Ma se non fosse così, vorrei conoscere quali iniziative intenderebbe intraprendere l’amministrazione comunale per mettere ordine in uno dei settori più strategici e come intende procedere per rivisitare il POC e porre fine al disordine urbanistico creato.”.
Voci sulle dimissioni del dirigente all’urbanistica: i dubbi di Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
28 Dicembre 2020
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