Una vicenda risalente al 2023 quando uscì in cronaca nazionale e poi regionale la notizia dell'individuazione da parte del Governo centrale dell'area di Pallerone per l'istituzione di un nuovo Centro di permanenza per il rimpatrio. Subito si mosse la regione Toscana con una propria mozione discussa in consiglio regionale ed approvata con la maggioranza dei voti, a cui fece seguito l'iniziativa del consiglio comunale di Aulla che espresse ferma contrarietà ad un modello ritenuto abominevole. Poi più nulla fino all'aprile quando, a seguito di alcuni sopralluoghi, sono riprese le interlocuzioni con la Prefettura di Massa Carrara. Da quel momento, si sono sommate le iniziative del Comune di Aulla e della comunità aullese per tornare a ribadire la contrarietà al progetto. Interlocuzioni con la Prefettura, una mozione promossa dal Comune di Aulla e portata in discussione in tutti gli enti locali della Lunigiana e in Consiglio Provinciale, una nuova contrarietà espressa da Regione Toscana a maggio, iniziative popolari sul territorio aullese promosse da Arci Agogo e nuove ulteriori iniziative che si prospettano per il mese di luglio. A ripercorre le tappe in consiglio comunale sono stati il Sindaco Roberto Valettini e il consigliere capogruppo di maggioranza Giovanni Schianchi, per rispondere favorevolmente alla mozione questa volta presentata dal gruppo di opposizione."L'istituzione di un nuovo CPR è irragionevole in linea di principio, quindi ovunque, poiché riteniamo non sia il modello adeguato e risolutivo del problema dell'immigrazione. Rifuggiamo da questa e da qualsiasi altra struttura atta al trattenimento o la custodia di persone sottoposte a misure restrittive della libertà. Inoltre – ha spiegato il Sindaco – escludiamo in modo esplicito l'inserimento di tale possibilità entro il nuovo strumento urbanistico comunale, in fase di elaborazione, per la particolare realtà territoriale aullese altamente urbanizzata se si considera l'intero contesto ed in particolare di quella zona che ha già patito situazioni ambientali pesanti".La mozione recante la prima firma del consigliere di opposizione Filippo Coppelli, è stata approvata all'unanimità dopo l'emendamento voluto dalla maggioranza con cui è stato introdotto un ampio preambolo che ripercorre le azioni intraprese dal 2023 dal Comune di Aulla e da Regione Toscana interpellata dal Sindaco Valettini a maggio nella persona dell'assessore delegato alle politiche migratorie, Stefano Ciuoffo.Il Consiglio Comunale all'unanimità ha espresso la volontà di intraprendere ogni azione tecnico-amministrativa in proprio possesso ed ogni iniziativa utile per impedire la possibilità di insediare nel territorio comunale strutture detentive o restrittive della libertà personale: se necessario, procedendo con manifestazioni popolari e sit-in anche in occasioni di manifestazioni solenni per ottenere il massimo della visibilità e dell'efficacia dell'espressione di contrarietà. A chiusura della mozione, si legge: "Il Consiglio comunale si esprime chiedendo alla Regione Toscana di inviare formalmente, in via ufficiale, al Ministero competente, proprio parere contrario, parere previsto ai sensi dell'art. 19 comma 3 del D.L. 13/2017". Inoltre: "Il Consiglio comunale, chiede che il Sindaco e la Giunta promuovano un coordinamento con Provincia di Massa-Carrara, Unione dei Comuni della Lunigiana e con i consigli comunali degli altri Comuni del territorio lunigianese e provinciale, affinché si possa esprimere in modo coeso e trasparente il rifiuto dell'ipotesi di insediamento di tali strutture detentive su tutto il nostro territorio, in coerenza con i principi di equilibrio e corresponsabilità sulle scelte territoriali".
