"Apprendiamo con stupore e profonda indignazione la richiesta avanzata dalla segreteria provinciale del Partito Democratico di sfiduciare il sindaco Roberto Valettini, con il quale dal 2017 stiamo portando avanti, con serietà e responsabilità, l'amministrazione a carattere civico del Comune di Aulla" lo affermano in consiglieri della lista Aulla nel cuore iscritti al Pd e aggiungono: "Riteniamo questa richiesta offensiva, irrispettosa e gravemente lesiva della volontà democratica espressa dai cittadini di Aulla. Chiedere ai consiglieri comunali di far cadere un'amministrazione legittimamente eletta per lasciare il Comune nelle mani di un commissario prefettizio è un atto che nulla ha a che vedere con la buona politica, con il rispetto delle istituzioni e dei territori, e che di certo non ha nulla di democratico.In più occasioni abbiamo cercato il dialogo e la mediazione con la segreteria provinciale, in particolare nella delicata fase della scelta del candidato alle elezioni provinciali, senza ottenere alcun risultato. Alcuni nostri iscritti non sono stati nemmeno ricevuti; al contrario, sono stati presi in giro, con appuntamenti fissati e poi puntualmente disertati, a dimostrazione di una totale mancanza di rispetto e di una evidente assenza di volontà di confronto da parte del PD provinciale. Abbiamo coinvolto anche la segreteria regionale, ma siamo stati lasciati soli, ignorati e posti di fronte a una scelta difficile: la lealtà verso il nostro Sindaco e verso la comunità che rappresentiamo, oppure l'obbedienza cieca a decisioni calate dall'alto. Per queste ragioni, non solo respingiamo con fermezza l'inaccettabile richiesta di sfiducia, ma riteniamo doveroso chiedere le dimissioni della segreteria provinciale del Partito Democratico, che ha completamente fallito nel proprio ruolo di guida e mediazione nella ricerca della candidatura alle ultime elezioni provinciali quale espressione dell'intero partito democratico provinciale. Tale comportamento è avvenuto in violazione dell'art. 24, commi 6 e 7, dello Statuto nazionale, che prevede il ricorso alle primarie in presenza di più aspiranti a cariche monocratiche, come quella di Presidente della Provincia.
Sottolineiamo inoltre la grave violazione, da parte della segreteria provinciale, dei commi 1 e 2 dell'art. 2 del Codice Etico del Partito Democratico, sia nella fase precedente alle elezioni provinciali sia contestualmente alla richiesta di "sfiduciare" il nostro Sindaco. I commi 1 e 2 dell'art. 2 del Codice Etico recitano rispettivamente:
1. Le donne e gli uomini del Partito Democratico sostengono l'autonomia della politica, perché sia credibile e rafforzi il rapporto di fiducia con i cittadini. Ritengono che la politica debba assolvere la sua funzione pubblica senza essere subalterna ad alcuno. Al tempo stesso, concepiscono la politica come aperta all'ascolto della società e dei suoi bisogni, rispettosa delle altre autonomie, non autoreferenziale e soprattutto lontana da qualunque pretesa di invadenza e di lottizzazione.
2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico considerano il pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise.
È evidente come il comportamento della segreteria provinciale abbia contribuito a una profonda divisione interna che ha portato alla sconfitta del Partito Democratico alle ultime elezioni provinciali, in violazione dei principi fondamentali statutari ed etici. Imputiamo inoltre alla segreteria provinciale del PD la grave responsabilità di non aver ascoltato le istanze del territorio lunigianese anche in vista delle recenti elezioni regionali. Avevamo chiesto con forza una candidatura autorevole e condivisa, capace di rappresentare l'intera Lunigiana e di contrastare efficacemente il centrodestra, che invece ha presentato nomi forti e riconosciuti. Questa mancanza di attenzione ha indebolito il nostro territorio e compromesso la competitività del centrosinistra. Rimaniamo saldi nei nostri valori e fermamente convinti del percorso intrapreso a fianco del sindaco Roberto Valettini, continuando a lavorare esclusivamente al servizio della comunità di Aulla".