Sabato 29 novembre a Carrara in programma l'accensione delle luminarie in tutta la città, con cui prende il via il cartellone di Carousel Christmas Carrara 2025 che porterà la magia del Natale nelle piazze e nelle strade con iniziative e appuntamenti per grandi e piccini, organizzati dal Comune in collaborazione con Pro Loco e associazioni sino al 6 gennaio.La festa inizia alle 16 in piazza Alberica con l'esibizione del gruppo musicale In vino veritas, band Medieval Folk che si è formata a Carrara e che partecipa ai maggiori festival di musica medievale, celtica, folk, pagan, in molti paesi europei. In repertorio un mélange di musica nordica e medievale che si mescola a energia mediterranea, con una speciale attitudine trance acustica e folk rock. I musici animeranno la piazza in acustico, con cornamuse, ghironda, nyckelharpa, strumenti a corde e con maschere e costumi artigianali ispirati ai bestiari medievali.
Il concerto proseguirà verso piazza Duomo, dove alle 17,30 sarà inaugurato l'Albero di Natale d'Artista 2025. Mikayel Ohanjanyan presenta il suo progetto site-specific dal titolo La Stella, prodotto dall'assessorato alla Cultura del Comune nell'ambito del progetto Carrara Città creativa UNESCO, a cura di Cinzia Compalati. La composizione in acciaio e tubi al led su struttura in ferro, acciaio, marmo e specchio, è ancorata su un modulo base concepito nel 2023 per l'albero creativo e ospita ogni anno un artista diverso, creando una tradizione analoga a quella della Tate Modern di Londra. Uno degli artisti del Padiglione Nazionale dell'Armenia alla Biennale di Venezia 2015, vincitore del Leone d'Oro, Mikayel Ohanjanyan nel 2023 ha partecipato a White Carrara/Still Liv(f)e–Le forme della scultura, decidendo poi di collocare a Carrara il suo studio e la sua attività produttiva. E' la luce il medium che Mikayel Ohanjanyan ha scelto per La Stella l'opera dedicata al Natale 2025 come strumento per interrogare i legami che uniscono l'essere umano a se stesso, agli altri, alla natura e all'universo. La poetica dell'artista, sospesa tra spiritualità e rigore formale, restituisce alla scultura un significato rituale: la materia sembra custodire tensioni invisibili, come se fosse attraversata da forze che trattengono e al tempo stesso spingono verso l'inconoscibile.Ogni Natale, che corrisponde con il solstizio invernale, rappresenta simbolicamente la conclusione di un ciclo e l'inizio del nuovo: un nuovo cammino, il varcare una nuova soglia, la nascita di una nuova stella. Una stella generatrice che portiamo dentro di noi sin dal giorno della nascita, in attesa del suo manifestarsi ciclicamente nel percorso della vita. L'opera di Ohanjanyan rappresenta questa luce interiore che riflessa nello specchio sottostante invita l'osservatore a manifestare e rivelare la propria stella. In ogni cultura e tempo la luce è da sempre simbolo di conoscenza che dissipa l'ignoranza, bene che vince sul male, vita che trionfa sulla morte, presenza divina nell'animo umano. Nel cuore dell'inverno, la luce ci invita a ritrovare il centro interiore, a custodire la fiamma del senso e della speranza anche quando fuori domina l'oscurità. È un tempo di silenzio, ascolto e attesa, in cui possiamo rinnovarci e prepararci alla rinascita della primavera. Il solstizio invernale ci ricorda che, anche nel punto più oscuro dell'anno, la vita non si spegne: la luce, anche se invisibile, prepara il suo ritorno. Il mondo cristiano antico ha associato il Natale alla data del 25 dicembre collocando simbolicamente questa ricorrenza subito dopo il solstizio d'inverno: il Cristianesimo innesta in questo linguaggio cosmico e universale la nascita del Figlio di Dio, luce del mondo. Il Natale diventa così il momento in cui la luce divina entra nel mondo umano, una rinascita interiore che riflette il ciclo naturale. Per l'essere il solstizio d'inverno e il Natale sono momenti di riflessione spirituale e di meditazione, in cui fare il punto della propria vita e proiettare i propri sogni nel futuro, nel segno delle possibilità rappresentate dalla luce.









