Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa emesso dal Comitato Si R-Esiste in merito al destino del Politeama.
"C’è voluto il buio di una sera novembrina a fare riaccendere l’attenzione sulla più grave ferita della nostra città, una ferita aperta proprio nel cuore del centro cittadino: il Politeama preoccupa sempre di più, con evacuazione di alcune famiglie dalle proprie abitazioni e una strada chiusa, l’ennesima in una città che sembra più Beirut che quella in cui siamo nati.
Si affretta a dire la prima cittadina che si è trattata di un’azione in via cautelativa, indossando un nero lutto, con un atteggiamento ovviamente spaventato e contrito, e poi eccola il giorno dopo con intimazione alla proprietà a produrre in tre giorni una perizia, tre giorni dopo tre anni - quelli del suo mandato - di silenzio quasi assoluto, già quasi, perché è inutile negare che di tempo se ne sia perso tanto e si sia presa in giro la gente che adesso è proprio stanca.
Se la questione Politeama riguardava solo i privati, perché scrivere nel suo programma elettorale nel capitolo "Programma per vivere meglio a Carrara Serena Arrighi Sindaca", alla voce Teatro che sarebbe stata prioritaria la messa in sicurezza dei teatri cittadini per un loro definitivo utilizzo e riapertura al pubblico e che erano determinati a sanare il degrado in cui versa il Politeama con l’aiuto delle competenze di chi da anni lavora sul tema e di risorse pubbliche e private?
Oggi ci chiediamo, come già a metà settembre con il flash mob organizzato dal Comitato Si R-Esiste, dove sia finita quella priorità e quella determinazione promessa? Quanti incontri siano stati fatti con i competenti? Quante energie siano state spese per trovare le risorse ventilate?
Si sa che lo Stadio andava risolto, perché la tifoseria era giustamente spazientita dall’attesa di tante promesse, ma perché nulla si è fatto per questa piaga? Non parliamo ‘solo’ di un teatro, neppure del triste biglietto da visita per chi entra a Carrara, ma di un tempio della lirica, di un edificio di valore storico e architettonico unico, benché violato da interventi palesemente inadeguati, compiuti alla faccia di cittadini che si sono fidati e poi traditi sono ora sfiduciati.
Come dare torto a chi ha smesso di votare se nei programmi si scrivono parole che il vento del tempo porta via? Come si può essere così leggeri su argomenti delicati e importanti come questo?
D’altra parte, il programma non lo avevano neppure letto alcuni assessori visto che Gea Dazzi appena insediatasi ad agosto del ’22 con delega alla cultura dichiarò ‘Il Politeama? Sarebbe meglio abbatterlo!?’
Da maggio 2024 si sono susseguiti interventi sulla stampa locale da parte del sindaco a dir poco nebulosi e contrastanti, per arrivare ad oggi e si va sui social omettendo o dimenticando che il Comune è proprietario di una parte di quell’edificio e ha un dovere di provvedere e vigilare sulla pubblica incolumità; perché tutto è rimasto fermo dopo lil nostro grido di dolore e soprattutto dopo il recente articolo sulle infiltrazioni che certo hanno accelerato questo deterioramento del bene?
A settembre concludemmo la simbolica protesta con le note del silenzio, oggi ci faremo sentire con un grido di dolore e di riscatto per il tempo perso e per un esercizio amministrativo che verrà ricordato come il peggiore della storia di Carrara".
Il Comitato Si R-Esiste









