Vergogna! È stato il coro più frequente nei confronti del sindaco di Carrara Serena Arrighi, fatto dai tifosi della Carrarese, guidati dagli ultras della Curva Nord Lauro Perini, nel sit in di protesta sotto il palazzo comunale, che si è svolto nel pomeriggio di lunedì 23 settembre. Erano circa trecento i tifosi che si sono radunati sotto al comune, infuriati per il mancato avvio dei lavori di adeguamento dello stadio, in particolare la costruzione della nuova curva nord, che non solo permetterà una visione migliore delle gare, ma che è necessaria per rendere lo stadio dei Marmi adeguato alla serie B ed evitare quindi sanzioni gravissime dalla federazione che potrebbe anche escludere la squadra azzurra dal campionato, tanto faticosamente e onorevolmente conquistato. Per questi ritardi, dall’inizio del campionato, gli ultras stanno portando avanti una protesta che li vede rinunciare ad entrare nello stadio durante le partite, dando il loro supporto ai giocatori solo da fuori dei cancelli. A scatenare la protesta sotto al palazzo comunale è stata la notizia, diffusa in questi giorni, di un progetto – peraltro approvato dall’amministrazione e da tutti gli organi competente compreso il Coni il 27 agosto – che presenterebbe numerose criticità tali da richiedere una revisione completa e, quindi, da bloccare la partenza dei lavori. Il progetto dell’adeguamento dello stadio è stato affidato dall’amministrazione Arrighi a un esperto esterno, un ingegnere di Roma, per la cifra di 150 mila euro, ma, in esso, dalla proprietà della squadra, Sa.Ge.Van di Gemignani e Vanelli, sarebbero state ravvisate 25 criticità per cui il presidente della società, Manrico Gemignani si sarebbe rifiutato di firmare la convenzione. Questa la versione riportata dai tifosi sui siti della tifoseria gialloazzurra, che trova alcune conferme sia nel cantiere mai aperto, sia nel triste scaricabarile di responsabilità partito tra amministrazione e proprietà. Il consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi ci ha spiegato:"Il ritardo dell'attuazione del progetto è stato accumulato già alla data della sua presentazione a maggio di quest'anno. Per poter essere realizzato entro l'inizio del nuovo campionato, avrebbe dovuto essere presentato a novembre 2024. La rimodulazione del progetto, una volta consegnato, è una fase fisologica e inevitabile: chiaramente ci sono aggiustamenti da fare nel momento che il progetto passa nelle mani di chi lo deve realizzare, perchè se emergono incongruenze o criticità, la responsabilità di queste diventa di chi lo realizza. Essendo stato presentato a maggio, la fase di rimodulazione ha spostato sempre più avanti l'inizio dei lavori e si è creato questo grande ritardo rispetto alle aspettative alimentate nei tifosi". Infatti , i diversi annunci del sindaco Arrighi dell’ imminente risoluzione del problema con la certa apertura della nuova curva ad inizio del campionato ’25-‘26, non seguiti da fatti reali, hanno costituito un vero supplizio di Tantalo per i tifosi che, all’ennesima smentita delle parole dell’Arrighi hanno ritenuto colma la misura della loro sopportazione e sono andati a protestare sotto al comune. A parte i cori contro l’amministrazione, comunque la manifestazione si è svolta nel massimo rispetto delle regole di civiltà, e, alla luce delle prove a cui ormai si assiste quotidianamente di ridicole, pericolose persone che dicono di manifestare per la pace e poi scatenano attacchi di guerriglia immotivati e contro forze dell’ordine e persone che non hanno nulla a che vedere con la loro protesta, è sicuramente da considerare come un grande punto di merito per gli ultras della Carrarese. Arrighi si è presentata al balconcino- pulpito della scala del comune, senza mai scendere tra i tifosi e si è giustificata dicendo “E’ stato un lavoro molto tortuoso e non banale perché era la prima volta in Italia che si applicava un regolamento che dalle concessioni arrivava a realizzare un’opera. C’ è stata molta difficoltà a comprendere quale fosse l’iter legale da seguire”. Arrighi ha sciorinato tutti i passaggi tecnici relativi all’approvazione del progetto e poi ha confermato di aver dato mandato, ai concessionari, via mail, di iniziare i lavori anche senza gli adempimenti formali della nomina del collaudatore e della fideiussione, passando la notizia come una succosa anticipazione per i tifosi, invece di quella che a molti è sembrata una corsa ai ripari in extremis dettata dalla preoccupazione per la giustificata e crescente rabbia degli stessi. Un salvataggio in corner, nella speranza che non si tratti di un altro autogol. I tifosi, però hanno continuato a contestare il sindaco attribuendole la responsabilità degli scarsi risultati ottenuti dalla Carrarese in casa, non supportata dai suoi tifosi: “Un punto in due partite, potevano essere sei: per colpa vostra”.
In trecento sotto al comune a protestare per lo stadio della Carrarese: Arrighi annuncia di aver dato l'avvio dei lavori anche senza due adempimenti formali
Scritto da Vinicia Tesconi
Cronaca
23 Settembre 2025
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