Trasparenza. La Pubblica Assistenza di Carrara rende noto il ricavato della sagra del pescatore, che si è svolta per il terzo anno consecutivo a Ca’ Michele: l’utile netto è di 11.500 euro, che saranno reinvestiti dall’associazione nelle attrezzature del parco mezzi, interamente a carico dell’ente (l’Asl tecnicamente copre il costo dei viaggi per il 118 ma non quello delle ambulanze, della loro manutenzione e delle relative forniture).La sagra del pescatore per la Pubblica Assistenza è un evento di autofinanziamento, chi cena a Ca’ Michele di fatto dà un contributo diretto al servizio che l’associazione svolge sul fronte del soccorso e non solo: l’ente gestisce i trasporti in emergenza, su richiesta del 118, ma anche quelli in urgenza per accompagnare in ospedale pazienti che necessitano di cure e terapie, anche verso strutture fuori provincia, in qualche caso fuori regione.«Il minimo che possiamo fare – dice il presidente Fabrizio Giromella – è ringraziare la comunità che ci ha permesso anche quest’anno di raccogliere fondi da spendere sui nostri mezzi. Chiunque di noi sa quanto sia importante l’intervento dell’ambulanza quando lo richiediamo per un figlio, un genitore, un amico o un collega di lavoro. I mezzi di soccorso con i nostri volontari partono se c’è una chiamata al 118, effettuano i trasporti sociali, sono a bordocampo quando gioca la Carrarese. Questo per ricordare che garantiamo un servizio indispensabile in tanti ambiti».Per fornire qualche numero, la Pubblica Assistenza lo scorso anno ha risposto a 14.406 (nostre) chiamate, di cui 11.306 su richiesta del 118, con una media giornaliera di 37 servizi in emergenza, il 30 per cento dei quali corrispondono a «codici rossi».Tornando al ricavato della sagra del pescatore, l’utile di 11.500 euro è considerato al netto delle spese, essenzialmente riferite al costo vivo delle materie prime perché l’organizzazione dell’iniziativa è interamente gestita su base volontaria: sono gli operatori del soccorso – più di 60 – che per tutta la durata dell’evento si impegnano a titolo gratuito in cucina, al barbecue, nel servizio ai tavoli e alle casse.«Come ente no-profit – spiega Giromella – ci sentiamo tenuti alla massima trasparenza. È giusto che i nostri concittadini sappiano quanto vale il loro contributo alla causa. La Pubblica Assistenza è un bene di tutti e ci sono tanti modi per supportarla, anche una cena estiva a Ca’ Michele è una forma di sostegno concreto e un’occasione per riaffermare il nostro senso di comunità».
Sagra del pescatore, 11mila euro per la Pubblica Assistenza
Scritto da Redazione
Cronaca
30 Agosto 2025
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