Il comitato Ugo Pisa ha commentato il minuto di silenzio in memoria di Kirk e di Gaza fatto nel consiglio comunale di Massa del 16 settembre: "Comprendiamo e condividiamo il principio secondo cui la violenza, in ogni sua forma, debba essere condannata con fermezza: nessuno dovrebbe morire per le proprie idee. Allo stesso tempo, riteniamo necessario chiarire che commemorare una persona non significa automaticamente condividere ciò che rappresentava. Charlie Kirk era noto per posizioni estremiste: favorevole alla pena di morte, contrario all'aborto, sostenitore delle armi e portatore di idee discriminatorie. Condannare la sua uccisione non deve servire a farne un simbolo positivo e meno che meno a veicolare il suo messaggio. Ciò che invece ci ha sorpreso e riteniamo inaccettabile è il silenzio istituzionale su un tema ben più grave e attuale: la catastrofe umanitaria in corso a Gaza. Secondo il rapporto pubblicato ieri dalla Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite, a Gaza è in corso un genocidio. Siamo di fronte a una tragedia umanitaria che si consuma sotto gli occhi del mondo intero. In questo contesto, le istituzioni locali non possono limitarsi a gesti simbolici. Il minuto di silenzio proposto dal consigliere Ortori è apprezzabile, ma non è assolutamente sufficiente e non può servire a lavarsi la coscienza. Di fronte a uno sterminio deliberato, ci saremmo aspettati una presa di posizione politica netta e chiara anche in Consiglio comunale. Perché non è stato chiesto conto del contributo di 8.000 euro erogato dal Comune all'Associazione Italia-Israele? Perché non sono state chieste spiegazioni rispetto a dichiarazioni pubbliche di sostegno a un governo che la comunità internazionale ritiene responsabile di genocidio nei confronti del popolo palestinese? Mentre in Consiglio si discuteva di varianti urbanistiche, fuori da quell'aula decine di persone morivano sotto le bombe israeliane. Non è più tempo di tacere: chi tace e si volta dall'altra parte, diventa complice. "Bloccare il paese con i nostri corpi": è questo il livello di responsabilità e di urgenza che ci aspettiamo. I parlamentari in Parlamento, i consiglieri nei Consigli comunali, gli studenti nelle Università, i sindacati nei luoghi di lavoro, i cittadini nelle piazze...ciascuno deve agire nel proprio spazio, senza più rimandare".
Un minuto di silenzio non basta: il comitato Ugo Pisa chiede un impegno più grande per Gaza
Scritto da Redazione
Cronaca
17 Settembre 2025
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