Il 10 settembre 1944, 36 persone furono uccise in diverse località della periferia di Massa: Rinchiostra, Quercioli, Foce, Turano e Ponte di Forno. La maggior parte di loro proveniva dalla Certosa di Farneta di Lucca. Erano stati rastrellati nella notte tra 1 e 2 settembre 1944, quando una quindicina di soldati tedeschi, coadiuvati da tre ufficiali, irruppe all'interno della Certosa. I padri certosini, infatti, erano sospettati di aver dato rifugio a chi cercava riparo dalla violenza nazifascista: ebrei, ricercati politici e persino ex fascisti. Gli stessi monaci, per questo, furono accusati di connivenza con i "ribelli". I prigionieri furono portati a Nocchi, frazione di Camaiore, e rinchiusi in un frantoio. Vi rimasero alcuni giorni subendo la violenza cieca e sadica delle SS. Tra il 6 e il 7 settembre una parte di loro fu trasferita nel carcere di Massa, allora ubicato all'interno del Castello Malaspina, mentre la restante parte fu deportata in Germania. Il 7 settembre furono fucilati i primi due monaci: il priore della Certosa, padre Martino Binz, e il vescovo venezuelano Bernardo Montes de Oca, mentre venivano trasferiti a piedi da Camaiore a Massa. Il 10 settembre le persone rimaste di questo gruppo, deportato da Nocchi, vennero fucilate in diverse località della periferia di Massa. Sei di queste trovarono la morte circa 800 metri prima dell'ingresso del paese di Forno. Tra di loro troviamo il professor Guglielmo Lippi Francesconi, direttore dell'allora ospedale psichiatrico di Maggiano, padre Gabriele Maria Costa, procuratore della Certosa, padre Pio Egger, maestro dei novizi della Certosa, don Renzo Tognetti e i civili Liliana Lupetti Rasi e Francesco Tonnari. Il circolo Arci XIII Giugno di Forno, sabato 13 settembre, con un evento straordinario, vi racconterà questa storia poco conosciuta ma di grande interesse. Lo farà attraverso una mostra, curata direttamente dai soci del circolo, una conferenza e un concerto. Il programma della giornata sarà il seguente: ritrovo alle 15:55 nel cortile della chiesetta di Sant'Anna; ore 16 deposizione di un mazzo di fiori alla lapide dei caduti. Ore 17, in piazza San Vittorio, incontro con il professor Stefano Bucciarelli, già docente di storia e filosofia nei licei e direttore dell'Istituto storico della Resistenza di Lucca, il quale ricostruirà storicamente l'episodio in questione. A seguire Enrico Marchi, presidente del centro studi e ricerche Guglielmo Lippi Francesconi, porgerà i propri saluti. La giornata si concluderà alle 21, sempre in piazza S. Vittorio, con un concerto a cura dell'Orchestra Filarmonica Fatica e Sudore "l'amore ai tempi del Cazhocène".
Via XIII Giugno numero 5 extra: evento in ricordo della strage di Forno il 13 settembre
Scritto da Redazione
Cultura
12 Settembre 2025
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