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Mercoledì 6 Agosto 2025
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Scritto da Redazione
Cultura
04 Agosto 2025

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Tra gli eventi dell’edizione numero venti di Con-vivere Carrara Festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, questa edizione 2025 avrà come tema “plurale” e vedrà la consulenza scientifica di Luigina Mortari, anche la mostra “Micorrize Urbane. Trame invisibili dell’autenticità umana”, curata da Street Levels Gallery. La mostra si terrà a Palazzo Binelli, a Carrara e sarà inaugurata giovedì 11 settembre. Nel reticolo sotterraneo dell’universo vegetale, lontano dalla nostra percezione visiva, si costruiscono legami tanto impercettibili quanto vitali: le micorrize. Queste rappresentano alleanze simbiotiche tra radici e funghi, che generano una rete funzionale di interazioni e sostegno, cruciale per il mantenimento dell’equilibrio del nostro ecosistema. Tale cooperazione, totalmente priva di protagonismi, ma basata su una danza equilibrata di scambi, rende possibili processi di crescita e convivenza reciproca.La mostra si ispira a questa architettura naturale per proporre una lettura dello spazio urbano come sistema complesso di connessioni sottili e imprescindibili, attraverso gli sguardi di quattro artisti affermati nell’ambito dell’Arte Urbana - Ache77, Exit-Enter, Kraita317 e Nian - insieme a due giovani voci emergenti, Giorgia Pollicino e Andrea Spezia. Sei interpretazioni differenti, espresse attraverso media eterogenei, che si addentrano nelle trame invisibili dello spazio urbano, rivelando la presenza di comunità effimere e alleanze spontanee tra corpi e luoghi. Analogamente al micelio, l’arte può configurarsi come rete diffusa, non lineare, capace di attraversare e colmare vuoti, instaurare legami inattesi e seguire traiettorie mutevoli. Micorrize Urbane invita a un’esplorazione che supera le apparenze superficiali, promuovendo una riflessione sullo spazio urbano non come aggregato di singoli isolati, ma come tessuto relazionale complesso. Nei margini e negli interstizi, analogamente a quanto avviene nella terra, ciò che assume rilevanza non è la delimitazione fra elementi distinti, bensì ciò che emerge dal contatto fecondo tra alterità in ascolto. La mostra verrà inaugurata giovedì 11 settembre alle ore 19.30 nella giornata di apertura della manifestazione. Durante i giorni del festival rimarrà aperta negli orari 17.00-23.30, mentre dal 15 settembre gli orari di apertura saranno mercoledì-sabato 15.00-20.00. Sarà possibile prenotare visite guidate per le scuole scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La Street Levels Gallery è la prima e unica galleria d’arte urbana contemporanea a Firenze, un centro di ricerca, esposizione e produzione culturale che diffonde visioni underground per trasformare il territorio. Fondata nel 2016 dall’incontro tra artisti e produttori culturali, la galleria esplora le molteplici interazioni tra arte urbana, spazio pubblico e contesto espositivo, ridefinendo i confini tra pubblico e opera d’arte. Ha creato un ponte tra strada e galleria, contribuendo alla legittimazione della cultura urbana come linguaggio artistico contemporaneo. Oltre all’attività espositiva, Street Levels cura interventi artistici pubblici e privati, laboratori, talk e presentazioni, con l’obiettivo di abbattere le barriere tra arte e spazio urbano. Indagando l’arte urbana nelle sue molteplici declinazioni—dal writing al nuovo muralismo, dalla street art al subvertising—si configura come un laboratorio culturale in continua evoluzione.

Ache 77 - Ache è il suo diminutivo, 77 il numero che lo insegue da tutta la vita. Ache77, classe 1991, è un urban artist fiorentino, originario della Romania. Da sempre sperimenta, provoca, ascolta, cerca il dialogo con l’esterno. Le sue maschere normografiche, quasi rituali, sono forgiate con la tecnica dello stencil e ri-significano nell’uso del colore e delle variazioni cromatiche, nella scelta della superficie, nello stato d’animo che l’immagine traspone. L’incisione diviene dunque un mantra, una pratica meditativa in movimento, l’inizio di un intimo viaggio che, dallo studio, raggiunge la strada. Ache77 si mette a servizio della comunicazione non verbale per attrarre, smarrire, penetrare lo sguardo dello spettatore, renderlo interprete e rigeneratore dell’immagine stessa. Opera e osservatore sono due oggetti numerici distinti ma identici nel risultato, proprio come l’artista racconta con la formula 1+1= 1, simbolo di uno dei suoi più celebri lavori e interpretazione intima delle relazioni umane.

Exit Enter classe 1990, è un’artista indipendente toscano che opera con differenti tipologie di media e linguaggi espressivi in un rapporto sincretico tra tessuto urbano e studio d’arte.Si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si dedica alla sperimentazione, alla pittura gestuale e all’astrattismo, ricerca che porta avanti lungo il corso di tutta la sua carriera in studio. Si interessa inoltre di Arte Urbana e comincia a dipingere in strada nel 2013, spinto dalla necessità di condivisione con il pubblico urbano. In tale contesto, l’omino stilizzato è uno dei suoi più noti lavori e viene inteso dall’artista come una tag con cui firmarsi, come al contempo un’entità con cui egli stesso si confronta o narra storie ai passanti.  Il suo è un rapporto dualistico e sinergico tra studio e spazio urbano, in cui il primo diviene un territorio catartico ed istintuale, mentre il secondo si accosta al desiderio di comunicazione e di ricerca di input e stimoli. I due luoghi, i cui approcci riflettono i caratteri stilistici di Exit Enter, si connettono in un rapporto di interscambio: l’omino appare spesso anche all’interno dei quadri astratti e delle illustrazioni, così come i marker e altri media oppure le tag, le texture e i graffi che l’artista scopre nel contesto urbano vengono poi portati in studio e reinterpretati secondo una diversa poetica. Il filo conduttore delle sue ricerche risiede nel segno, la cui gestualità si plasma a seconda dello stato emotivo o della ricezione del contesto generando tratti narrativi oppure dediti all’impulsività e alla sperimentazione. Attualmente vive in Toscana e lavora sul territorio nazionale ed internazionale realizzando interventi murali, mostre, workshop artistici e prendendo parte a festival e iniziative sociali.

Kraita 317 artista di adozione fiorentina dal 2018. Nasce nella cittadina romena di Brasov nel 1996, cresce e si forma da autodidatta con la propria crew di writers, traducendo il proprio mondo interiore attraverso il linguaggio visivo. A 12 anni si trova a correre per circa 2 km su una linea ferroviaria inseguito dalla polizia ma il suo ricordo è quello di un momento adrenalinico, di un ostinato desiderio di dialogare con la città. La città diventa presto la sua casa e l’azione urbana un’esigenza. Il disegno astratto rappresenta l’unica sintesi comunicativa che è in grado di esemplificare la sua profonda introspezione. Dipingere significa indagare, fare ricerca, scavare più a fondo; per l’artista, la conclusione di un’opera corrisponde spesso all’individuazione della risposta. Tuttavia, a prescindere dal proprio ordine razionale, Kraita sceglie sempre la strada e, dunque, le altre persone per condividere con i fruitori un pezzo della sua umanità. Passanti disattenti, frequentatori seriali delle aree periferiche, visitatori occasionali, cacciatori di street art sono i destinatari degli interrogativi e degli input riflessivi intrinsechi al suo lavoro.

Nel 1990 nasce Nian e, insieme a lei, il suo universo femminile. L’interprete fiorentina afferma con convinzione la dimensione sacrale dell’intimo femminino, indagandone la pluralità di declinazioni. Generative e mistiche, raccolte in pose contorte, le sue timide creature sospendono spazio e tempo nella complice ricerca dello stato di quiete. Tra realismo magico e primitivismo, la pittura figurativa di Nian si svolge in ambientazioni stranianti, suggerite dal sogno lucido dell’artista e dalla sua continua evoluzione stilistica.In studio e in strada, la sua identità è palpabile: nella morbidezza delle linee, nell’armonizzazione dell’emotività, nell’espressionismo cromatico Nian si dimostra capace di spogliare la sua sensibilità artistica fino all’inconscio più viscerale. Corpi, ritratti, volti celebrano la capacità contemplativa dell’umano, l’esigenza di trascendere le sue stesse contraddizioni per trovare il proprio posto nel mondo.

 Andrea Spezia, 2001, frequenta il triennio di Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Qui sviluppa un forte legame con il segno, la calcografia e l’editoria d’Arte. La passione per il Simbolo e l’Art Brut lo aiutano a sviluppare nuove ricerche. Collabora con realtà underground, quali Frigidaire. Ha lavorato come direttore artistico per il cortometraggio Tempi Morti. Nel marzo del 2025 ha inaugurato una mostra personale di nome Ai Margini, a Sarzana.

Giorgia Pollicino (Torino, 2001) è una scultrice formatasi tra Torino, Firenze e Carrara. Dopo aver frequentato scuole salesiane, si diploma in Arti Visive presso il Primo Liceo Artistico di Torino nel 2020. Dal 2016 vive a Bobbio Pellice (TO), dove il contatto diretto con la natura ha contribuito a orientare la sua sensibilità artistica e la sua ricerca sulla materia. Prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove consegue il diploma triennale in Scultura, e attualmente frequenta il biennio specialistico in Scultura Digitale presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. La sua pratica unisce tecniche tradizionali – gesso, cera, bronzo, marmo – a strumenti digitali di modellazione 3D, con particolare attenzione alla tridimensionalità come spazio di relazione, memoria e ascolto. Al centro della sua ricerca vi sono il corpo, la libertà e l’energia vitale, indagati attraverso forme aperte e stratificate. Ha preso parte a numerose mostre e progetti su scala nazionale, in contesti pubblici, accademici e indipendenti. Tra questi: La rinascita (Palazzo La Rocca, Ragusa, 2021), Santa degli Impossibili (2022), Era un albero (opera collettiva, Villasimius), Monica Vitti, Il deserto rosso (BolognaFiere, 2022), 1984 (SMAC, Coreglia Antelminelli, 2023), Scultura fantasma (Galleria Cartavetra, Firenze, 2024), e Sutura del reale, video scultura in mostra al Teatro di Terra di Carrara (2025). Parallelamente sviluppa progetti di progettazione visiva e grafica, curando l’identità visiva per realtà culturali e attività nel settore della ristorazioneLa sua pratica si nutre di esperienza umana e relazione, tenendo insieme materia, linguaggio e sensibilità emotiva. La scultura diventa per lei uno spazio in cui abitare il reale e trasformarlo, anche nei suoi aspetti più fragili e silenziosi.

 Il festival è sostenuto e promosso da un Comitato per il festival con-vivere, costituito da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara (ente capofila), Comune di Carrara, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Accademia di Belle Arti di Carrara e Fondazione Marmo. Con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Con il patrocinio di e il contributo: Regione Toscana. Con il patrocinio: Commissione Regionale Pari Opportunità della Toscana, Provincia di Massa Carrara, Ufficio scolastico territoriale Ambito di Massa Carrara. Con il contributo di: Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Porti di La Spezia e Marina di Carrara, Cermec Spa, Erp Edilizia Residenziale Pubblica Massa Carrara.  Premium Supporter: Fhp Carrara Terminal. Main Sponsor: BPER Banca. Sponsor Midi: Generali Assicurazioni, Chean Srl, Marmo Canaloni Carrara, Cooperativa Cavatori Lorano. Sponsor: Unicoop Etruria, Cooperativa Cavatori Gioia, MaxMarmi, S.T. Segagioni, Aziende del porto di Marina di Carrara (The Italian Sea Group, MDC Terminal, San Colombano Costruzioni SpA, Gruppo Grendi, T-Bulk, Ornic Nautica, Vittorio Bogazzi e Figli Spa, Piero De Gasperis & C. srl, Dusty Srl, Semp Srl). Sponsor tecnico: Nausicaa SpA, Fonteviva, Federalberghi Costa Apuana, RetiAmbiente Carrara. Mediapartner: QN La Nazione, Rai Cultura

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