Venerdì 22 agosto, alle ore 21, si terrà a Palazzo Binelli, una conferenza che apre il ciclo di eventi culturali organizzato da Shambhala Aps in occasione della visita del Venerabile Ghesce Chonga Tzering Là nella nostra citta’. Ghesce Chonga Tzering Là è attualmente responsabile di uno dei principali istituti per il buddismo tantrico esistenti al mondo, il Monastero di Sera Jey Jadrel Khangtsen, ma è anche stato protagonista e testimone di uno degli esodi più significativi della nostra epoca, quello dei tibetani. Come tanti altri monaci prima di lui, nel 1995 Ghesce Chonga Tzering La, ha affrontato la difficile traversata tra le montagne dell’Himalaya, trovando dapprima rifugio in India e poi in Europa, facendo dunque esperienza diretta della migrazione forzata. Se migrazioni e fughe dall’oppressione politica ed economica sono una costante del mondo attuale, ciò che colpisce nelle storie di questi monaci è che dalla rabbia e frustrazione per i soprusi e le violenze subite ne hanno fatto un’occasione di trasformazione. Come affermano alcuni di loro, rimanendo chiusi nei propri monasteri a studiare il dharma si possono infatti raggiungere stadi elevatissimi di conoscenza, e di benessere psico-fisico, ma non lo stato di liberazione, a cui, come ci insegna la storia di Siddharta stesso, è impossibile arrivare senza l’esperienza diretta della compassione e della sofferenza. Come coltivare dunque la compassione, inclusa quella verso i propri nemici, in un’epoca così piena di rabbia come la nostra? Come trasformare rabbia e dispiacere, da sentimenti potenzialmente ciechi e negativi, che fanno del male sia a chi li riceve, ma anche a chi li prova, in una molla di cambiamento positivo? Ciò che è caratteristico della tradizione del buddismo tantrico è proprio l’idea che non si butta via niente, ma si trasforma tutto, della per cui anche rabbia e odio non devono venire repressi, annientanti semplicemente porgendo l’altra guancia, bensì trasformati, accolti come occasioni esistenziali per un potenziale processo di liberazione.
Per affrontare questa tematica, il primo incontro si concentrerà sul tema dell’amore, non inteso in senso individualista (io a amo te e te ami me), o in quello dell’amore incondizionato e un po’ masochista (mi hai fatto del male, eccoti l’altra guancia, continua pure a farmene), bensi’ quello dell’amore come possibilita’ del sentire e dell’abitare il mondo. “I feel love” , “ io sento l’amore”, titolo di una celeberrima canzone di Donna Summer ben riassume questa diversa dimensione dell’amore che puo’ fare da tramite tra buddismo tantrico e filosofia occidentale. Cosa vuol dire infatti “to feel love, sentire l’amore”, invece di semplicemente “amare questo o quella”? Insieme al Gesce Ghesce Chonga Tzering Là, ho invitato a discuterne la filosofa anarcafemminista Chiara Bottici, nata e cresciuta a Carrara, ma emigrata a New York nel 2010 dove è Professoressa Ordinaria di Filosofia della New School for Social Research, un’istituzione che, storicamente, ha dato rifugio agli intellettuali europei perseguitati dal nazi-fascismo, come Hannah Arendt e Hans Jonas, ma che è adesso essa stessa oggetto di persecuzione da parte dell’amministrazione Trump. A questo primo incontro seguiranno degli insegnamenti da parte del Ven. Ghesce Chonga Tzering Lá che si terranno al Centro Shambhala il 23 e 24 agosto. Come pausa tra gli insegnamenti, sempre presso il centro Shambhala, sabato 23 agosto alle ore 21, inaugureremo la mostra di pittura Esodo: Arte come trasformazione, di Leo E. Challand. @leochallandstudio. Leo Challand si è formato a New York, studiando presso la Fiorello Laguardia High School e laParsons School of Art and Design. E’ stato più volte recipiente della Golden Key del prestigioso Scholastics Award for Fine Arts, che lo ha portato ad esibire il suo lavoro al Metropolitan Museum di New York, dapprima nel 2019 e poi nel 2023. Rientrato nella nativa Italia, ha elaborato una serie di opere proprio sul tema dell’Esodo, esplorando le emozioni legate ai traumi inter-generazionali che sono depositati sotto l’apparente bellezza di territori e persone. Dopo il laboratorio dei mandala, che si terrà da lunedì 25 a giovedì 28 agosto sempre al centro Shambhala, chiuderà il ciclo delle conferenze un ultimo incontro a palazzo Binelli (venerdì 29 agosto, ore 21), in cui introdurrò e modererò una conversazione sul tema di vita e impermanenza sempre con il Ghesce Chonga Tzering La’ e la filosofa Chiara Bottici.