“Oggi ci sono sempre più comuni che ostacolano la creazione di antenne 5G invitando alla prudenza e chiedendo maggiori evidenze scientifiche che rassicurino circa gli effetti sulla salute dei cittadini, a fronte di un far west delle antenne, la cui localizzazione viene scelta dalle compagnie telefoniche in base alla loro convenienza e senza controllo”. A dichiararlo è il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella che ha fatto notare come dalla nuova relazione sullo stato di attuazione del PNRR pubblicato recentemente dalla Corte dei Conti, sia emerso che il piano Italia 5G sia tra i programmi più in difficoltà. Mirabella ha preso in considerazione ciò che succede a Carrara in merito al 5G: “Capita spesso che in molte zone, di punto in bianco, senza preavviso, i cittadini vedano enormi cestelli per aria a lavorare per ore attorno alle antenne. A maggio per esempio Iliad ha deciso di dismettere l'impianto di telefonia cellulare dell'antenna di via Sorgnano, con la rimozione di tutti gli apparati tecnici, quadri elettrici e cavi. Vodafone ha deciso di ampliare quello di Marina di Carrara Bagni Delfino per modificare degli apparati già esistenti potenziando l’antenna di 20 W. Tutto ciò accade perché la politica ambientale dell’amministrazione Arrighi è inconsistente, soprattutto per quanto riguarda il mantenere alta l’attenzione sul piano delle antenne del nostro territorio comunale al fine di tutelare i cittadini dall’inquinamento delle onde elettromagnetiche e dalle possibili conseguenze sull’uomo a seguito di questo tipo di nuove installazioni. Sia chiaro che queste posizioni non sono assolutamente contro la nuova tecnologia, ma contro una politica poco trasparente da parte dell’amministrazione comunale, che non tiene conto né della salvaguardia della salute e neppure dell’impatto negativo dal punto di vista paesaggistico. Con la salute non si scherza: sono già 24 le antenne di telefonia mobile nel nostro comune, come previste tra l’altro nel Regolamento deliberato dall’amministrazione precedente nel 2009 e rivisitato ed integrato nel 2013, di cui Arrighi non ne conosce l’esistenza, visto che nelle linee programmatiche lo propone come nuovo. Invece è assolutamente urgente adeguare quello esistente alle nuove tecnologie che negli ultimi anni hanno avuto evoluzioni epocali. Da mesi, nel silenzio tombale dei nostri amministratori che non hanno debitamente informato i cittadini, sono stati tra l’altro predisposti e successivamente attivati ampliamenti per la tecnologia 5G su tutto il nostro territorio. Il dato emerge dal protocollo in entrata del comune di Carrara, dove le aziende di telefonia mobile hanno inviato le Scia (così come prevede la normativa) comunicando che avrebbero iniziato i lavori di adeguamento ed implementazione delle stazioni base. Ma se per implementare i tralicci già esistenti, il comune non può intervenire, vorremmo però sapere se e dove è stata autorizzata la competenza relativa alla Società Linkem, che aveva chiesto ai 5 Stelle il permesso a costruirne una nuova antenna. L’assessore all’ambiente in questi anni non ha mai modificato ed integrato tra l’altro il regolamento, ma neanche il presidente della Commissione Ambiente ha mai portato in discussione questo tema, ridefinendo gli attuali limiti, a cui sono soggette le emissioni elettromagnetiche degli impianti di telecomunicazione presenti per minimizzare l’esposizione della popolazione ai nuovi campi elettromagnetici nel rispetto del principio di precauzione. Per i motivi illustrati chiediamo di verificare che siano rispettate le massime garanzie possibili sulla salute, sulla privacy e sui diritti civili dei residenti e dei lavoratori e che venga integrato il Regolamento del 2013 in base alle nuove tecnologie.
5G, installazioni fuori controllo sul territorio carrarese: i dubbi del consigliere Filippo Mirabella
Scritto da Redazione
Politica
01 Giugno 2024
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