Non ci stanno, i ragazzi della consulta Giovani del comune di Carrara, a essere tacciati di poca accortezza e di non saper fare politica dal consigliere grillino Matteo Martinelli, che ha criticato apertamente un progetto informativo sulle elezioni europee, portato nelle scuole dalla consulta perchè, a suo dire, non avrebbe compreso il movimento 5 Stelle. Pronta ed affilata è arrivata la spiegazione e la replica dei giovani che, non solo hanno chiarito nel merito delle accuse che sono state loro rivolte, ma hanno anche dimostrato di poter tranquillamente competere con il modo di fare politica di molti adulti. Ecco la replica della Consulta giovani a Martinelli: "
“Avanti i giovani, servono più giovani come voi, siete il futuro". Queste sono alcune delle frasi che si sentono da sempre in merito ai giovani che provano a fare e fanno politica. Tutti questi bei complimenti e incoraggiamenti, tuttavia, finiscono nel momento in cui i giovani diventano realtà e presente e non più una categoria eterea e platonica. Questo, purtroppo, è ciò che succede da quando la consulta si è insediata: attacchi da qualsiasi parte, reiterati nel tempo, con una cadenza quasi mensile. I giovani fanno comodo quando consegnano volantini o fanno presenza, non quando fanno rumore e purtroppo non è una novità, ma una vecchissima abitudine. Infatti ad oggi, giugno 2024, dopo quasi un anno di consulta, pochissimi consiglieri comunali hanno partecipato alle sedute o hanno collaborato con noi. Anche questo fa riflettere.
L'ennesimo attacco alla consulta è stato mosso dal consigliere Matteo Martinelli che il 17 giugno, durante il consiglio comunale, ha ritenuto opportuno criticare il power point creato da Zoe Stroobant, per il progetto "consulta nelle scuole". Martinelli ha parlato di un "errore di gioventù" che avrebbe dovuto essere corretto dal delegato Diamanti e ha esortato la consulta a fare eventi politici, ma con "tagli più generali" usando un tono tristemente paternalistico che è culminato nel definirci dei "ragazzini poco accorti" nonostante alcuni di noi facciano politica da anni. Il progetto presentato da Zoe stroobant durante una seduta della consulta, prevedeva una serie di incontri nelle scuole della città per parlare di Europa e elezioni europee. Il voto ormai c'è stato, ma nei mesi precedenti nessun altro si è degnato di parlare dell'Europa ai giovani, tranne la consulta. Durante questi incontri abbiamo cercato di avvicinare i giovani alla politica: abbiamo cercato di sensibilizzarli a un voto informato e consapevole. Gli incontri sono stati molto partecipati dai ragazzi che hanno fatto domande, ma il viaggio è ancora lungo, e purtroppo molto tortuoso visto come si comportano i politici adulti verso noi giovani. L’accusa che ci è stata mossa è stata quella di non aver inserito il programma del movimento 5 stelle nel power point, ma quando lo abbiamo realizzato il programma dei 5 Stelle non era ancora stato divulgato. Una volta reso pubblico lo abbiamo inserito negli incontri, ma solo in maniera orale. Ci rendiamo conto, tuttavia, che quando non ci si interessa a questi eventi, questo non si può sapere. Inoltre il giorno incriminato in cui abbiamo fatto l'incontro al liceo classico, e lo diciamo giusto per onestà intellettuale, non abbiamo avuto il tempo di presentare tutti i programmi, ma abbiamo esortato i ragazzi a leggerseli comunque autonomamente. Il secondo punto che ci teniamo a sottolineare è che durante questi incontri, abbiamo messo il focus sui gruppi presenti nel parlamento europeo nella scorsa legislatura, dove il m5s, come scritto nella fatidica slide, era tra i non affiliati. Il nostro obiettivo era spiegare l'organizzazione dell'Unione europea e i programmi elettorali per poi spronare i ragazzi a fare ulteriori ricerche. L'accusa di aver usato questo evento informativo come strumento di propaganda politica, unito all'invito ad attenersi a temi più generali, in questo caso è ancor più grave perché conferma il disinteresse più totale e il mancato rispetto verso chi, in quella consulta, si impegna e lavora non per un proprio tornaconto personale ma per amore della propria città.
La critica voleva forse essere costruttiva? Decisamente no, il power point gira da mesi, Martinelli avrebbe potuto farci notare in altre sedi "la mancata precisione", avremmo spiegato tutto a lui, e invece no, ha usato questa scusa, platealmente strumentale, per muovere un'accusa ancor più grave alla consulta, quella di essere partiticamente indirizzata. Perché ovviamente quando dei giovani riescono a ottenere dei risultati e fare qualcosa per la città, devono per forza avere qualcuno che li sostiene "dall'alto", ecco forse spiegato come mai il bando per la scorsa consulta, quello della giunta de Pasquale, richiedeva la non adesione, incostituzionale, di partiti e/o sindacati. Invece oggi c'è una consulta formata da ragazzi e ragazze che, nonostante tutto questo, vogliono impegnarsi dentro e fuori dalla consulta, perché è vero, certi membri sono anche iscritti a dei partiti, ma in primis non sono in consulta come rappresentanti di quei partiti, e in più se fosse vero che la consulta é politicamente indirizzata, allora l'indirizzo sarebbe un campo così largo che prenderebbe tutto il ventaglio partitico italiano, di fatto cancellando qualsiasi interesse particolare e rendendo illogica l'accusa. Ci dispiace dover ricordare a Martinelli che non ci sono interessi partitici in consulta, ci sono solo dei giovani che vogliono essere il presente di questa città. Siamo molto amareggiati da tutto ciò, ma questo sottolinea solo quanto sia importante la consulta oggi più che mai. Ci aspettiamo delle scuse dal consigliere Martinelli e che venga a una nostra riunione, insieme al resto della cittadinanza. Avrà modo di vedere che nonostante le persone come lei, noi giovani, insieme anche a colui che ha reso possibile la creazione di un bando giusto e partecipato, ossia il delegato Davide Diamanti, politica la sappiamo fare".