Alessandro Nicodemi, rappresentante del movimento "Verdi Italia per Carrara" e in lizza alle prossime elezioni comunali del 12 giugno con la lista Capitale Carrara a sostegno di Simone Caffaz interviene in merito alla questione del rapporto col lapideo e con le cave. "Una parte consistente della coalizione di Serena Arrighi vuole chiudere le cave – è l'esordio di Nicodemi - forse alcuni candidati, più probabilmente intere liste. E lei tergiversa, minimizza e non smentisce l'oltranzismo di alcuni suoi sostenitori.
"E' quanto emerso nell'ultimo dibattito tra i candidati a sindaco – continua Nicodemi - a fronte della lettura, da parte di Simone Caffaz, delle dichiarazioni del candidato e factotum della lista Europa Verde Eros Tetti, alla presentazione della lista stessa, che ha affermato "superiamo la monocultura del marmo, il resto della Toscana vive benissimo di turismo e potrebbe farlo anche Carrara", la Arrighi si è limitata a sostenere che "quelle parole erano una sintesi giornalistica e che quel pensiero non corrispondeva a quello di Tetti". Peccato che lo specchio in cui si è arrampicata Arrighi si è frantumato nel profilo social dello stesso Tetti, che ha postato e sponsorizzato l'articolo. Anzi, nello stesso articolo, Arrighi evidenzia "l'importanza di avere nella nostra coalizione una forza ambientalista come Europa Verde".
"Insomma, continua la doppiezza politica – prosegue Nicodemi - ora piu' che mai inaccettabile, per chi vuole andare a ricoprire la direzione del palazzo di citta', il ruolo di prima cittadina e che si configura come un autentico pericolo per il nostro futuro. La situazione della Arrighi è ancora più assurda dopo il successivo intervento di Massimo Corniani, candidato si Serena Arrighi Sindaca, che smentisce la posizione oltranzista di Tetti e cerchiobottista della Arrighi e propone un tavolo del marmo e il superamento della legge 35 con un ritorno all' "autonomia gestionale" del Comune di Carrara. Forse Corniani ha sbagliato la coalizione in cui candidarsi, considerato che ad approvare la legge 35/2015 e la perdita di autonomia del Comune è stato il Partito Democratico, partito che ha espresso la sua candidata sindaca"
"Insomma sul marmo Arrighi, Tetti e Corniani – conclude Nicodemi - dicono tutto e il contrario di tutto sperando che la cittadinanza non se ne accorga e dimostrano la loro irresponsabilità e la loro inadeguatezza ad amministrare la città. Pur di accaparrarsi voti dicono il giorno prima di voler chiudere le cave, il giorno dopo che hanno capito male i giornalisti, il giorno dopo ancora di nuovo voler chiudere le cave e nell'ultimo giorno promettere di superare la legge voluta dal tuo stesso partito. Un caos. Al contrario, le forze ambientaliste che fanno parte della coalizione di Simone Caffaz hanno sempre dimostrato responsabilità e pragmatismo, condividendo con il resto della coalizione un programma che si basa sul dialogo, sulla fine della stagione dei ricorsi e vuol aiutare le aziende a competere nei mercati chiedendo in cambio sicurezza dei lavoratori, sostenibilità ambientale ed economia circolare. Insomma, il 12 giugno i cittadini di Carrara potranno scegliere tra i caos rappresentato dal Pd e dalla Arrighi e la serietà e coerenza del nostro programma".