Il candidato alla presidenza della regione Toscana del centrodestra, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia ha incontrato elettori e cittadini in piazza Inglostadt a Marina di Carrara, presso il gazebo di Fratelli d’Italia nella mattinata di domenica 5 ottobre. Ad accompagnare Alessandro Tomasi c’erano i candidati consiglieri di Fratelli d’Italia Massa Carrara, Serena,Marco Guidi Veronica Ravagli Serena Ribolini e Iuri Gorlandi.Tomasi ha risposto alle nostre domande sul caso degli alloggi da costruire al Murlungo e sulla sanità locale: “Credo che la regione Toscana non abbia avuto una politica sulle case popolari. Oggi ci sono quasi 5000 appartamenti sfitti in tutta la regione: la priorità, quindi è recuperare questi 5000 appartamenti. Anche qui so che ce ne sono più di 200 sfitti che possono essere recuperati. La priorità dovrebbe essere quella. Non si fa nulla contro i territori: credo che si possa verificare se si può far transitare queste risorse per il recupero per gli appartamenti esistenti. Nel caso Murlungo probabilmente è stato fatto tutto in corso, senza una programmazione. Quel bando per i finanziamenti è uscito, ma se si dà tempo ai comuni si possono trovare zone migliori dal punto di vista urbanistico. In questo caso è mancata la politica, non si sono recuperati gli appartamenti sfitti e si è fatto uscire un bando in fretta e furia. Lo dico da fruitore di quel bando perché anche il mio comune lo ha vinto ma noi lo abbiamo fatto in una zona recuperata urbanisticamente senza problemi di inquinamento, né problemi urbanistici e con una viabilità costruita. Se si dà modo ai comuni di ragionare si fa il meglio e non correre solo perché ci sono e le risorse”. Su questo tema, poi, Alessandro Tomasi si è impegnato a non costruire le case al Murlungo nel caso di una sua elezione riscuotendo grandi appalusi dal pubblico presente.
Riguardo alla sanità, abbiamo chiesto al sindaco Tomasi un parere sulle affermazioni dell’attuale governatore Eugenio Giani che ha definito la sanità toscana un’eccellenza nazionale, sebbene, almeno nella provinciadi Massa Carrara sia percepita in maniera diametralmente opposta dagli utenti. “Non è la percezione solo di Massa Carrara, ma di tutta la Toscana – ha detto Tomasi - E’ la differenza tra la narrazione e la realtà. La realtà è l’ospedale dentro ai container, milioni di euro sprecati, le liste d’attesa il 51 per cento dei toscani che si rivolge al privato e l’8 per cento che non arriva a curarsi e rinuncia. A me hanno insegnato che, nell’amministrazione di un territorio, quando qualcuno continua a bearsi e a dire che tutto va bene, in realtà ci sono dei rischi molto grossi. La sanità non va mai pensata nell’ora o nell’adesso: bisogna sempre chiedersi come sarà tra dieci o venti anni, come cambierà la popolazione che, per fortuna, è destinata ad invecchiare. Quindi bisogna farsi domande come: vogliamo portare le persone in salute in questo futuro? Come lo faremo? Costruendo case di comunità, ma con quale personale, con quali medici. Mi pare che ci sia una grande narrazione che si scontra con il quotidiano ed anche con la prospettiva di un futuro in cui non vedo logica”.
Alessandro Tomasi ha poi rivolto un appello al pubblico per le elezioni del 13 ottobre: “Abbiamo deciso di fare una campagna elettorale al massimo delle nostre perché sarà solo vincendo che potremo portare uno dei nostri in consiglio regionale a rappresentare questo territorio. Siamo impegnati praticamente in ogni comune della Toscana con i gazebo e i banchetti di Fratelli d’Italia perché la nostra unica possibilità in questa campagna elettorale è quella di stare tra la gente, le persone comuni, come noi. Ho letto i sondaggi, ma, secondo me, non sono attendibili. Io mi baso sul sondaggio fatto sulla gente, tra le imprese, nei mercati, negli ospedali e vi assicuro che la maggioranza dei toscani è pronta a cambiare. Manca una settimana e non dobbiamo lasciare nulla di intentato. Questa campagna elettorale è stata volutamente ridotta a pochi giorni e volutamente tenuta sottotono dalla controparte perché si trova in imbarazzo perché quando si è governato sulla regione per 55 anni non si può venire sul territorio a promettere che l’ospedale di Carrara migliorerà, che le coste saranno messe in sicurezza, che le aziende del marmo saranno valorizzate e i territori della Lunigiana con la costa saranno collegati. Perché non l’hanno fatto. E la gente inevitabilmente gliene chiederebbe conto. Hanno avuto anche ruoli importanti di potere tanto da finire nel listino bloccato del partito Democratico, ma non hanno fatto niente. C’è un altro motivo per cui non fanno campagna elettorale ed è ancora più grave: ma la scelta dipende dall’aver voluto trasformare questa battaglia elettorale in una cosa che a me non piace per niente. Stanno usando queste elezioni come un laboratorio politico per testare l’alleanza con i 5 stelle. Alla Schlein non importa nulla della Toscana, ha deciso e imposto che qui dovessero concorrere insieme, anche se si erano tirati sedie fino al giorno prima perché ciò che interessa è fare coalizioni per non far vincere la Meloni alle prossime elezioni governative. Quindi non fanno campagna elettorale perché altrimenti vanno in contraddizione. Il nostro programma è fatto di concretezza e di azione. Non abbiamo la bacchetta magica ma io porterò la mia esperienza di sindaco che deve fare, che è la figura istituzionale più vicina e raggiungibile dalla gente, che è presente ma non presenzialista. Ce la possiamo fare”.