Insieme per la pace. Rigoletta Vincenti, candidata a sindaco della coalizione progressista e Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana si sono incontrati, sul palco della musica di piazza Gramsci, per parlare di politiche di dialogo e conciliazione internazionale, ma anche di strategie d'inclusione e accoglienza su base territoriale.
Un asse per rilanciare il no all'invio delle armi in Ucraina e l'idea di un impegno dell'Europa nell'apertura di un tavolo di trattative. "La pace è l'unica scelta possibile – ha detto Fratoianni – La retorica della guerra di civiltà è inaccettabile e il mio partito in parlamento si è opposto ad azioni tese ad alimentare il conflitto. L'unico effetto sortito dalla decisione dei governi europei di fornire aiuti militari è quello di aver azzerato ogni iniziativa di negoziato".
Una posizione in linea con quella di Rigoletta Vincenti, che si è sempre dichiarata a favore della pace, partecipando anche alla marcia straordinaria Perugia Assisi: "So benissimo che questo è un tema scomodo in campagna elettorale – ha esordito Vincenti – ma ho sempre preferito avere il coraggio delle mie opinioni. La pace è una scelta praticabile ad ogni livello, non si può prescindere dai propri ideali quando si è in gioco per ricoprire un ruolo politico o istituzionale. Da medico volontario, impegnato in contesti di emergenza umanitaria, anche se non di guerra – ha spiegato – so bene cosa significa per le popolazioni coinvolte. L'Europa deve intervenire con un'iniziativa diplomatica e abbandonare la posizione di convenienza che ha assunto".
Quello di Fratoianni è il primo endorsement di un big nazionale per Vincenti, sostenuta anche da Movimento Cinque Stelle, Articolo Uno, Rifondazione Comunista. Ad ascoltare il leader di SI tante presenze della sinistra storica in città. Matteo Bartolini, esponente del partito, ha spiegato le ragioni dell'ingresso in coalizione: "Abbiamo trovato un punto d'incontro sui temi programmatici – ha ricordato – e siamo convinti che questa collocazione sia quella più adatta per portare avanti i nostri principi. La politica può guardare oltre le campagne elettorali, la sinistra deve essere unita sui contenuti contro la destra politica, ma anche contro la destra economica che si presenta sotto simboli diversi da quelli della Lega o Fratelli d'Italia per garantire la rendita in settori economici come quello del marmo e impedire un'idea di transizione ecologica". Sul palco anche Giulia Severi, da sempre impegnata sul fronte locale delle politiche di accoglienza: "C'è bisogno di rivedere il sistema a livello europeo – ha dichiarato – per svincolarlo da logiche emergenziali. Dobbiamo strutturarci per praticare politiche d'inclusione in modo continuativo rispetto a un problema che l'economia globale ci metterà sempre davanti, anche se per ragioni diverse".