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Scritto da Redazione
Politica
22 Marzo 2024

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La delibera della Giunta Regionale Toscana che propone la revisione del piano regionale Cave incontra la nostra ferma e netta contrarietà. Come Sinistra Italiana siamo indignati da questa delibera che incrementa una devastazione ambientale già a livelli inaccettabili. Lo afferma Sinistra Italiana con il segretario regionale toscano Dario Danti. Questo provvedimento viene presentato come un adeguamento tecnico che si è reso necessario per non porre in difficoltà le imprese nella loro attività estrattiva. E così, - prosegue l'esponente rossoverde toscano - mentre un fronte ampio e credibile di associazioni ambientaliste e di forze sindacali chiedeva a gran voce la riduzione dell'escavazione e la valorizzazione degli altri aspetti della montagna, ecco servito l'aumento del 5 per cento del tetto dei quantitativi escavabili. Con ancora quasi 15 anni di escavazione davanti qual'era la necessità di allargare oggi le maglie dell'escavazione ? E perchè non si è aperta, invece, una riflessione sul motivo per cui alcune imprese e alcuni comuni avrebbero già intaccato notevolmente i quantitativi a loro disposizione ? La motivazione starebbe nell'esigenza del mercato che chiederebbe più materiale e nello sfruttamento delle norma del Piano Cave che permette questo aumento. Dunque l'idea del Presidente Giani delle Apuane (e non solo) come "giacimento" di cui aveva parlato in Garfagnana non era un boutade, ma una precisa idea di gestione del bene ambientale. Un'idea che ci vede contrari e che siamo sicuri vedrà contrari molti amministratori locali anche del suo stesso partito. Amministratori a cui facciamo appello visto che i Comuni potranno decidere di non "approfittare" di questo allargamento delle maglie. Così come facciamo appello al Consiglio Regionale perchè  - conclude Danti - respinga questa logica e questa visione del piano regionale Cave ed inizi a pensare ad un futuro diverso in cui le montagne tornino ad essere un pezzo del nostro habitat e non delle miniere a cielo aperto da cui estrarre il massimo profitto per il mercato.

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