Tutti i partiti della sinistra locale si sono uniti per rivendicare la bontà del gesto del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti che ha esposto su Palazzo Ducale la bandiera della Palestina : "Come forze politiche del territorio – Partito Democratico, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista di Massa-Carrara e Sinistra Civica Ecologista Massa-Carrara – riteniamo doveroso intervenire in merito alle accuse mosse da Fratelli d'Italia contro il Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, per aver esposto la bandiera della Palestina accanto a quella della pace. Non si può restare in silenzio davanti a un massacro. Quella bandiera rappresenta un gesto sobrio e simbolico, condiviso da amministratori di Montignoso, Carrara e Fivizzano. Un atto di coscienza e di solidarietà civile, nato da un confronto collettivo all'interno della maggioranza provinciale. Fratelli d'Italia tenta di spostare l'attenzione dal dramma reale – il genocidio del popolo palestinese, come riconosciuto dalla Corte Internazionale di Giustizia – per attaccare chi ha scelto di non restare neutrale di fronte all'ingiustizia. Secondo uno studio indipendente delle università di Londra, Princeton, Stanford, Oslo e Louvain, oltre 80 mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, di cui 23 mila minori. Ospedali distrutti, famiglie annientate, 1,9 milioni di persone sfollate. L'ONU parla di "disastro umanitario senza precedenti". E non dimentichiamo la Cisgiordania occupata, dove oltre il 40 per cento del territorio è già colonizzato illegalmente. Una violazione del diritto internazionale che avviene lontano dalle telecamere, senza il "paravento" della guerra, con la complicità dell'esercito israeliano. La prospettiva dei due Stati viene svuotata ogni giorno, mentre i palestinesi vengono sistematicamente espropriati, aggrediti o deportati. Esporre una bandiera non è un atto propagandistico, ma un gesto democratico. Le istituzioni non possono essere contenitori vuoti: hanno il dovere di prendere posizione quando i diritti umani vengono calpestati.Chi oggi si indigna per un simbolo dovrebbe piuttosto chiedersi: dov'era la vostra voce mentre morivano migliaia di innocenti? Noi non accettiamo che chi si batte per la pace venga ridotto a un provocatore. Non accettiamo che il dolore e la resistenza del popolo palestinese siano trattati come una "provocazione". Essere contro la guerra non è un'opinione: è una scelta di civiltà. E le istituzioni hanno il dovere – non solo il diritto – di ricordarlo, anche con un gesto simbolico. Chi chiede dimissioni per un atto di coscienza dovrebbe interrogarsi sul proprio silenzio. Perché la storia chiederà conto di chi ha parlato e di chi ha voltato lo sguardo altrove".
Tutti i partiti della sinistra locale difendono la bandiera della Palestina esposta dal presidente della Provincia Lorenzetti su Palazzo Ducale
Scritto da Redazione
Politica
10 Luglio 2025
Visite: 174