“In soli 3 anni abbiamo iniziato a concretizzare il nostro indirizzo e la nostra visione politica a medio e lungo termine per quanto riguarda il settore marmo. Con il nuovo regolamento degli agri marmiferi, che per la prima volta interrompe l’automatico rinnovo delle concessioni e introduce il concetto di temporaneità. Con la ricognizione degli agri marmiferi comunali e un conseguente generale riordino di un patrimonio indisponibile finalmente ben definito. Con l'introduzione della tracciabilità dei blocchi, una tappa fondamentale per un’equa imposizione sui materiali. Tutto questo, insieme all’importantissima approvazione dei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi, mette nero su bianco la nostra volontà di trasformare, regolamentare e diversificare l’attività estrattiva, in un percorso che inevitabilmente durerà diversi anni. Proprio perché siamo sempre stati consapevoli di questo, non ci siamo mai limitati a ragionare su interventi che potessero ricadere solo nell’arco di questo mandato elettorale”: il vicesindaco Matteo Martinelli, titolare della delega al Marmo, commenta così l'approvazione da parte del consiglio comunale del Piano Attuativo del Bacino Estrattivo 15, il più importante dei tre in cui sono divisi i siti carraresi in quanto raccoglie il 90% delle cave attive.
Si tratta di uno strumento che interessa complessivamente un territorio montano di circa 11,30 chilometri quadrati. Questa vasta area è prevalentemente utilizzata per le attività di estrazione del marmo, che ha un significativo impatto sul paesaggio, sull’ambiente, e sul reticolo idrografico: “Con i Pabe introduciamo una nuova regolamentazione dell’attività di escavazione, nella logica dello sviluppo sostenibile volto a tutelare da un lato l’attività economica attraverso un piano di utilizzo dei materiali che incentivi la filiera corta e, dall’altro, a preservare il paesaggio naturale e antropico unico e non riproducibile in cui il comparto estrattivo si colloca” ha spiegato Stefano Dell'Amico, presidente della Commissione Marmo nel corso della seduta di approvazione del documento.
Grazie alla collaborazione degli Uffici Ambiente/Marmo e Urbanistica, con il supporto di un importante staff di professionisti esterni, è stato messo a punto quello che Dell'Amico ha definito “uno strumento urbanistico innovativo, lungimirante e digitale, che si pone come effettivo piano regolatore delle attività estrattive, nel difficile compito di coniugare in maniera equilibrata, paesaggio, ambiente, sicurezza e ricaduta socio-economica per il territorio. Con l’elaborazione del presente Piano Attuativo si sta dando attuazione ai principi enunciati nella Convenzione Europea del Paesaggio e a quanto espressamente richiesto dal D.Lgs. 42/04 (Codice) garantendo che la tutela, la riqualificazione e la valorizzazione del paesaggio entrassero a pieno titolo nelle politiche di pianificazione del territorio, urbanistiche e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico”.
Approvati i Pabe, Martinelli: “La nostra volontà di trasformare il settore lapideo ora è nero su bianco”
Scritto da Redazione
Politica
04 Novembre 2020
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