«Con l’approvazione da parte del consiglio comunale del Piano attuativo dei Bacini Estrattivi sarà possibile rilasciare nuove autorizzazioni e relative varianti, semplificare l'iter di verifica della compatibilità paesaggistica, adeguare il Piano Strutturale ed il Piano Operativo» lo ha detto l’assessore all’Urbanistica Maurizio Bruschi nell’illustrare al consiglio comunale gli effetti della delibera di approvazione dei Pabe, ultimo fondamentale passo di un lungo e articolato percorso portato avanti dall’amministrazione comunale.
I Pabe, ha spiegato Bruschi «grazie a uno straordinario lavoro intersettoriale che ha incluso un team di professionisti esterni di alto livello ed esperienza sono un prodotto di qualità che ha visto importanti e prestigiosi riconoscimenti dal mondo accademico: a partire dalla partecipazione alla rassegna urbanistica regionale toscana dell’INU fino alla manifestazione di Urban Promo svoltasi a Venezia a settembre a cura del Prof Francesco Alberti, (Università degli Studi di Firenze, INU Toscana) e dell’ architetto Fabio Nardini, dal titolo significativo: “Le cave di Carrara dalla monocultura industriale alla pianificazione integrata del paesaggio”».
Sì perché, ha aggiunto l’assessore, «questo strumento contiene una proposta coraggiosa per il futuro: una proposta tesa a cercare un equilibrio tra interessi diversi e apparentemente contrapposti, il tutto entro un contesto di sostenibilità e di auspicata coesione sociale. Con i Pabe non si chiudono le cave né si fa un condono “dello stato esistente” ma si cerca un equilibrio tra la compatibilità paesaggistica delle attività estrattive e il valore economico, sociale e culturale che le stesse rappresentano per la comunità carrarese in quanto carattere fortemente identitario dei luoghi». Proprio in quest’ottica i Pabe prevedono la massima tutela per crinali e sorgenti, la valorizzazione dei percorsi storici e turistici, dei sentieri della rete escursionistica ma anche incentivi alle aziende che creano occupazione e che contribuiscono al rilancio economico della nostra città o intervengono per migliorare la sicurezza idraulica del territorio.
Con questo strumento l’amministrazione dunque si impegna «a tutelare il patrimonio paesaggistico ambientale e territoriale e contemporaneamente dare forza ai soggetti che vivono e producono sul territorio, superando la dicotomia ambiente-industria». «Il paesaggio a Carrara conta – ha dichiarato Bruschi - è un bene di tutti i suoi abitanti, che incorpora la memoria del lavoro, della fatica delle generazioni passate e costituisce un patrimonio per le generazioni a venire: dobbiamo reverenza agli antenati e diritti alle generazioni future».
Dal punto di vista più prettamente tecnico, con l’approvazione dei Pabe, per il Comune di Carrara è possibile rilasciare nuove autorizzazioni e relative varianti in quanto il Piano attuativo approvato è conforme agli obiettivi di produzione sostenibile e a quanto previsto dall’art. 13 del Piano Regionale Cave come riconosciuto anche dalla Regione Toscana all’esito della riunione conclusiva della conferenza dei servizi regionale. Bruschi ha ringraziato a nome di tutta l’amministrazione «gli l'uffici Ambiente/Marmo e Urbanistica che con passione si sono dedicati alla realizzazione di questo strumento per la propria città con lo scopo di coniugare sviluppo e tutela e di garantire maggiore attenzione all'ambiente»