Abbiamo letto con interesse la nota del deputato massese alessandro Amorese sull'analisi politica della situazione locale, nella quale afferma di stare lavorando per l'unità del centrodestra e che tale unità a Massa non sia possibile a causa della presenza in maggioranza di Azione. Con ciò, ci viene spontaneo fargli alcune domande: Non è stato Fratelli d'iItalia ad aver diviso il centrodestra a Carrara, non riuscendo ad arrivare neanche al ballottaggio e candidando l'ex vicesindaco di centro sinistra, storico dirigente del Partito democratico, Andrea Vannucci? Non è stato sempre Fratelli d'Italia ad aver sfiduciato il sindaco Persiani, portando la città nel caos del commissariamento prefettizio? E ancora, non è stato Fratelli d'Italia che, a Massa, non arrivando neppure al ballottaggio,è andato in maniera nascosta a votare al secondo turno contro Persiani? Sono convinto che, se veramente sei impegnato all'unità del centrodestra, non sfiduci il tuo sindaco, opponendogli il segretario provinciale Marco Guidi alle amministrative e poi, al ballottaggio, non tergiversi, ma decidi di fare campagna per Francesco Persiani e non per il candidato del Partito Democratico. Inoltre è un controsenso attaccare in consiglio comunale l'amministrazione Persiani, che noi di Azione sosteniamo lealmente, votando poi le sue linee di mandato? Questi sono comportamenti che denotano grande confusione dentro il partito di Giorgia Meloni. La sensazione è, anche dopo le recenti elezioni in Sardegna, che dietro al grande consenso di Fratelli d'Italia, a livello nazionale, non ci sia una classe dirigente all'altezza nei territori. Una dirigenza che parla di unità, ma intende egemonia, una dirigenza con uno sguardo rivolto esclusivamente al passato, con mozioni nostalgiche su Mussolini e Almirante o minacce di cancellazione di murales. Vogliamo tranquillizzare l'onorevole Amorese. La presenza di Azione in maggioranza a Massa non è compatibile con quella di Fratelli d'Italia. Noi sosteniamo e sosterremo il sindaco Persiani lealmente. Azione non sfiducia i suoi sindaci.