Si prospetta un possibile conflitto di interessi nell’ambito delle nomine dell’amministrazione carrarese guidata da Serena Arrighi nell’ambito del ruolo di consulente giuridico del demanio: a dirlo è Nicola Pieruccini, coordinatore provinciale della Lega Salvini Premier che ha fatto notare: “Mentre i balneari sono alla canna del gas e firmano un ricorso al presidente della Repubblica contro il sindaco Arrighi, come confermato alla stampa da Stefania Frandi Presidente regionale di Sib Concfommercio, la stessa Arrighi sembra avere l’intenzione di nominare consulente giuridico sul demanio, l’avvocato Carlo Lenzetti, già da lei stessa inserito nel Comitato Portuale in virtù della sua competenza in tema di disciplina marittima e balneare”. Pieruccini ha ricordato che l’avvocato Lenzetti si è fatto conoscere per aver ricoperto negli anni il ruolo di legale per gli operatori del settore balneare da tempo in lotta per l’abolizione della Bolkestein, e, in qualità di membro del Comitato portuale si è occupato del nuovo Piano Regolatore e dei lotti del Water Front, importanti progetti dell’Autorità Portuale. Ma proprio sulla figura di Lenzetti ci sarebbe il sospetto di qualche potenziale conflitto di interessi, secondo la Lega: “ Lenzetti sarà di nuovo riconfermato anche come consulente per il Settore Demanio del comune – riprende Pieruccini - in quanto ha ottenuto il punteggio più alto (90 punti) nella selezione per ottenere l'incarico di consulente giuridico per 30 mila euro. Ci chiediamo se è stata un’operazione conveniente e se ha meritato questo ulteriore impegno economico. È noto che sul fronte balneari, in questi giorni, c’è un gran discutere sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito che la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023 deve essere rispettata, e che dunque vanno disapplicate le proroghe del 31 dicembre 2024. La Lega, a fronte del ricorso presentato dai balneari che fanno capo alla 'Rete Costa Apuana', di cui è presidente Claudio Santi del bagno Doride, chiede : cosa aveva suggerito l’emerito e titolato consulente Lenzetti al sindaco Arrighi in merito alla proroga fino al 2024?”. Pieruccini ha ricordato il caso della recente sentenza del Tar Puglia nella sede di Bari, che ha ritenuto legittima la proroga al 31 dicembre 2033 del comune di Monopoli perché, “a seguito della procedura comparativa di cui all’articolo 37 del Codice della navigazione, aveva pubblicato per venti giorni consecutivi sull’albo pretorio le domande di affidamento o rinnovo delle concessioni, durante i quali, eventuali terzi interessati al medesimo bene demaniale, avrebbero potuto presentare domande concorrenti e/o osservazioni”. “Tale procedura selettiva e pubblica – ha spiegato Pieruccini - infatti è stata ritenuta dal Tar in linea con i principi europei della direttiva Bolkestein . Di tutt’altra natura sono invece state le proroghe adottate dalla Arrighi tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 che, richiamando le ragioni oggettive di cui all’articolo 3 della legge 118/2022, hanno prorogato di un anno la scadenza delle concessioni demaniali. Tali proroghe sono chiaramente illegittime perché, di fatto, costituiscono delle mere proroghe automatiche, non accompagnate da alcun meccanismo pubblicitario, selettivo e trasparente ai fini del loro rilascio. Inevitabile chiedere al sindaco Arrighi: dov’era il consulente giuridico? Aveva in essere la consulenza per il settore Demanio o no? Sarebbe infatti paradossale che un semplice dirigente pugliese, applicando la norma, abbia salvato i balneari di Monopoli e, invece il consulente Carlo Lenzetti abbia creato una situazione gravemente preoccupante per i nostri balneari. Il sindaco Arrighi, sulla stampa, in merito alla sentenza di stato, aveva dichiarato : "Stiamo facendo tutte le considerazioni del caso assieme ai nostri tecnici per comprendere come comportarci di conseguenza". Perché, dunque, la Arrighi sta cercando soluzioni, pur avendo un consulente e uomo di fiducia a 360 gradi, pagato dai cittadini? La questione non è meramente economica ma profondamente politica, in quanto i nuovi bandi permetterebbero a grandi aziende, anche straniere, di contendere i demani balneari che, da noi, sono tradizionalmente a gestione familiare e quindi, oggi, operatori e amministrazioni sono chiamati in primis ad individuare la strategia migliore per superare la sfida delle concessioni, attraverso soprattutto incarichi ad esperti in materia. Tuttavia, l’esperto Carlo Lenzetti ha lasciato i balneari alla canna del gas, per cui chiediamo che soluzioni aveva proposto prima e quali propone ora per uscire da questo empasse?
Balenari allo stremo, dubbi sul lavoro del consulente Carlo Lenzetti: le critiche di Nicola Pieruccini della Lega Salivini Premier
Scritto da Redazione
Politica
16 Maggio 2024
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