La casa di riposo Regina Elena è nuovamente oggetto di discussione da parte di Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara), che in un comunicato, pone l’accento sulla necessità di convocare una commissione urgente per discutere sulla situazione della RSA carrarese e si rivolge al presidente della commissione, Luca Barattini, Pd, consigliere di opposizione:
“Un istituto - dice Bernardi - quello della Commissione di cui Barattini è presidente, che è un forte strumento dell'opposizione per esercitare il controllo sull'operato della maggioranza, onere che può anche essere lasciato ad altri se il consigliere del Pd ritenesse, vista l'alleanza strutturale annunciata dal segretario del Pd Zingaretti con i 5 Stelle, di rassegnare le dimissioni da questo importantissimo compito”.
Bernardi critica anche la posizione assunta dal Pd nel merito della situazione della RSA: “Alla luce di quanto sta accadendo alla nostra casa di riposo Regina Elena, ritengo che il silenzio del Partito Democratico all'opposizione, abbia radici profondamente radicate nell'alleanza ormai divenuta “strutturale” con i 5 Stelle. I due soggetti politici uno dei quali all’opposizione, nel caso della RSA Regina Elena, che ha riempito da mesi pagine di cronaca sui quotidiani locali , stanno cercando di coprire l’ inadeguata ed irresponsabile gestione del CDA grillino alla casa di riposo a scapito dei circa ottanta ospiti tra i quali anche soggetti fragili e non-autosufficienti e a scapito dei contratti dei dipendenti la maggior parte dei quali è precario".
"Imporre deliberatamente limiti ai poteri alla commissione controllo garanzia - prosegue - non convocandola, nonostante i recentissimi fatti accaduti al Regina Elena: il terzo focolaio di infezione da Covid-19, la rivolta dei dipendenti contro i tre bandi di assunzione, la denuncia dei sindacati per i contratti precari e, per finire, i familiari degli ospiti che hanno denunciato pubblicamente gravissimi comportamenti da parte dei vertici grillini".
"Gli amministratori grillini dimostrano che la trasparenza e la partecipazione, il controllo, la verifica e la garanzia - conclude - che i loro consiglieri rivendicavano animatamente quando erano all’opposizione, non valgono allo stesso modo adesso che sono al governo della città sostenuti dalla complicità dell'alleato Partito Democratico che però siede ancora nei banchi dell’opposizione”.