Dal risentito stupore del presidente della Regione, Eugenio Giani, per il declassamento della Toscana in zona rossa allo scaricabarili tra gli esponenti del Pd nell’attribuzione di tale responsabilità, per il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, poco c’è da salvare nelle scelte di quelli che per diverse legislature prima di quella attuale furono suoi alleati di partito nel governo della città. Bernardi ha ribadito il diritto e l’importanza della critica per la gestione della sanità toscana insieme all’incapacità dimostrata dagli attuali amministratori,a suo giudizio, impegnati solo a mantenere salde le proprie poltrone.
“Bisogna parlare e riflettere – ha spiegato Bernardi - sul perché in relazione ai quattro livelli di rischio la Toscana è rischio “alto”, avendo superato il 48 per cento di occupazione delle terapie intensive quando la soglia sicura prevista era al trenta. E anche perché la Toscana ha registrato il più alto Rt d'Italia. Per cui se vogliamo confrontarci sul rispetto verso le vittime, i malati e tutti i cittadini toscani, la politica non può imporre il silenzio ma dare risposte a voce alta . Perché chi non accetta la critica costruttiva non è né responsabile né rispettoso .”.
Bernardi ha rigettato le accuse formulate nei suoi confronti di ignoranza ed ha portato ad esempio gli ultimi dati relativi alla provincia di Massa Carrara che assomigliano sempre più a un bollettino di guerra. “Siamo per mortalità e per contagi- ha detto Bernardi - Si tratta di orribili sui quali una parte politica della sinistra purtroppo sembra voler glissare .”.
A conferma della pessima gestione dell’emergenza, secondo Bernardi, ci sarebbe l’attuale corsa affannata a reperire posti letto e strutture in cui allestirli dovuta al fatto che gli ex vertici PD della Toscana, cioè Enrico Rossi, avevano chiuso gli ospedali e non avevano nemmeno predisposto un minimo di soluzioni adeguate e sostenibili per gestire questa terribile ed annunciata emergenza nel corso dell’estate. Bernardi ha previsto notevoli difficoltà per tutto il personale medico e paramedico a fronteggiare la seconda ondata e si è detto vicino alle famiglie che hanno subito gravi perdite, a chi lavora faccia a faccia col virus.
“Per questo motivo – ha aggiunto Bernardi - riteniamo che si debbano svelare gli argomenti più drammatici , cioè la carenza di posti letto, delle terapie intensive, dei servizi territoriali, delle risposte ai tamponi che non arrivano, delle caotiche procedure per le quarantene e per la vergognosa situazione in cui è stato lasciato il personale delle USCA assolutamente insufficiente per una efficace rete territoriale. Occorrerebbero più competenza, più responsabilità e più trasparenza da parte dei politici del PD che hanno rovinato la sanità toscana. “.
Bernardi ha voluto ricordare che l’attuale situazione grava non solo sui contagiati dal covid ma anche su tutti i malati di altre patologie che stanno vedendo rallentati o azzerati i servizi ospedalieri di cui necessitano. “ Rimaniamo quindi esterrefatti ed increduli –ò ha concluso Bernardi - vista la drammatica situazione denunciata tutti i giorni su stampa locale e sui social , per gli assurdi interventi a posteriori di alcuni esponenti politici del PD che fino a pochi giorni fa non avevano nemmeno idea di ciò che stava accadendo ed erano rimasti per mesi in religioso silenzio in attesa forse delle direttive di partito.”.
V. T.