Massimiliano Bernardi interviene sulle nomine della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, nomine, che a suo dire, sarebbero frutto di accordi politici che vedrebbero il M5S insieme al Pd per la tornata amministrativa del 2022: "Invito pertanto quel galantuomo specchiato del dottor Entico Isoppi a rassegnare le dimissioni: inutili e veramente strumentali le prese di posizione del segretario comunale Gianluca Brizzi perché è risaputo che il Pd, per accaparrarsi il potere, deve obbedire a Zingaretti ed adeguarsi al patto strutturale previsto dai vertici anche per presentarsi alle prossime amministrative della città a braccetto con i 5 Stelle.
"Apprendiamo, infatti, - prosegue - dagli organi di stampa, che sarebbe stato votato il nuovo organismo in un clima da campagna elettorale gestita dall'onorevole Martina Nardi che ha ceduto alla tentazione addirittura di convocare in via Groppini il presidente dott Enrico Isoppi con tutta la nomenclatura del partito schierata, per avvertirlo che l'avrebbero messo in minoranza.I piccoli dettagli a cui fa riferimento Brizzi sono riferiti forse alla meschina rivincita del vicesindaco Matteo Martinelli che nel 2019 gridava allo scandalo e chiedeva agli imprenditori di farsi sentire contro il becero tentativo della vecchi politica di escludere l'amministrazione grillina dalla fondazione. A distanza di un anno la richiesta è stata presa al volo, certificato dalla elezione nel direttivo dell'avvocato Daniela Patriarchi in quota 5 Stelle, guarda caso stesso studio di Marta Marchetti membro del Comitato di indirizzo. Ma la beffa sta dietro la porta e fosse vera la voce che corre tra gli addetti ai lavori che, nello Statuto della Fondazione, uno dei requisiti previsti sia riferito alla territorialità, va da sé che la scelta caduta sulla Patriarchi sia piu che mai traballante,essendo residente in Liguria la sua nomina potrebbe non essere legittima. Chiedo quindi formalmente di verificare se corrisponde al vero la presenza nello Statuto del requisito della territorialità e se così fosse di rivedere alla luce di ciò a chi tocca veramente lo scranno".
"Non sono d'accordo - conclude - con le dichiarazioni che evidenziano le buone intenzioni del presidente Isoppi di andare avanti e di aspettare di vedere come si potrà lavorare e di verificare se ci saranno i presupposti per farlo, perché a fronte della perfida soddisfazione dell'amministrazione 5 Stelle e in particolare del vicesindaco Matteo Martinelli, il risultato fallimentare purtroppo è già scontato".
Bernardi: "Inciucio nelle nomine della Fondazione, Enrico Isoppi si dimetta per mandare tutti a casa"
Scritto da Redazione
Politica
15 Febbraio 2021
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