"Corvi e cacciatori". I corvi sarebbero gli ancora non definiti accusatori che, in maniera decisamente non chiara, hanno avuto accesso ai fascicoli di un’ indagine preliminare della Procura, rendendoli pubblici su una testata locale. Il cacciatore – nel senso anche della sua passione per la caccia sportiva – è lui, Massimiliano Bernardi, consigliere di Alternativa per Carrara, che è stato accusato, sulla base di quell’indagine preliminare - che non è la sentenza definitiva di un processo - di aver manipolato le assegnazioni delle case popolari quando, nella precedente amministrazione, era assessore alle politiche abitative. Un’accusa che Bernardi ha subito rispedito al mittente in maniera decisa: “Si tratta di notizie false e senza alcuna fondatezza. – ha detto Bernardi - L'articolo, confuso e tendenzioso, che è stato pubblicato al riguardo, scivola clamorosamente sulla data del bando in quanto, le eventuali responsabilità in merito a ciò che emerge dall’esposto, sarebbero da contestare piuttosto all’odierno assessore Anna Lucia Galleni che, appena insediata nel Maggio 2017, ha voluto prorogare il bando di Assegnazione delle case popolari e successivamente pubblicare la “graduatoria a 5 Stelle “ .”. Bernardi ha citato la pagina del comune del 5 febbraio 2018 nella quale si può leggere: “L’assessorato alle Politiche per la Casa del comune di Carrara rende noto che è stata pubblicata la graduatoria definitiva relativa al bando di concorso generale per l'assegnazione ordinaria degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica relativa al bando del 2017, unitamente all’elenco degli esclusi, che è consultabile sul sito del comune.”
“ A seguito di ciò – ha ripreso Bernardi - appare inconfutabile che le procedure che hanno suscitato forti dubbi di legittimità siano a carico dell’amministrazione 5 Stelle con a capo il trasparente sindaco Francesco De Pasquale e l'integerrima assessore Anna Lucia Galleni per aver eventualmente aver assegnato gli alloggi popolari di cui parla l’articolo uscito ieri e non a carico dell’amministrazione in cui il sottoscritto ricopriva il ruolo di assessore alle politiche abitative. Le informazioni rese pubbliche tramite stampa, non solo non corrispondono al vero, ma sono state scritte con l' odioso intento di buttare fango a vanvera . Ben vengano quindi le indagini della magistratura che, inevitabilmente, dovranno verificare se l’attuale assessorato alle politiche abitative che, sotto la responsabilità di Anna Lucia Galleni, ha approvato la graduatoria contestata, abbia o no proceduto successivamente alla verifica dei requisiti, in special modo relativamente ai titoli aggiuntivi o cambi di residenza o dichiarazioni dei redditi, degli assegnatari che devono necessariamente essere controllati al momento stesso dell'assegnazione .”.
Bernardi ha ricordato che l’amministrazione 5 stelle, nell'ultimo periodo di gestione, dopo anni di rinvii da parte di ERP, ha assegnato un numero considerevole di alloggi a Caina e che probabilmente lo stressante, delicato e complesso lavoro di controllo potrebbe, per mero errore materiale, non essere stato puntuale. “L’articolo di ieri si è spinto persino a prevedere un cronoprogramma che riesce a stabilire, alla faccia della segretezza delle indagini, gli esiti del procedimento entro la settimana – ha concluso Bernardi – per cui, non ci resta che attendere con una valutazione: di solito, i cacciatori spiumano i corvi.”.