Biodigestore CERMEC, un’occasione assolutamente da non perdere considerato che l’attuale impianto è tutto tranne che un impianto moderno e funzionale. Un’occasione dove sia la Proprietà, rappresentata dal Comune di Massa e dal Comune di Carrara, sia le Organizzazioni Sindacali di CGIL, CISL e UIL hanno tenuto finora la barra a dritta nel perseguire l’obbiettivo della progettazione e la conseguente realizzazione del Biodigestore, nonostante la perdita dei fondi PNRR. E la volontà e la caparbietà del territorio è stata premiata dalla Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione Toscana che ha dato, l’8 febbraio scorso, parere favorevole alla realizzazione dell’impianto da oltre 40 milioni di euro, anche se con alcune prescrizioni e vincoli da rispettare; Biodigestore che almeno fino a poco tempo fa avrebbe dovuto rientrare, tra l’altro, fra i piani e le strategie del gestore unico di area vasta Reti Ambiente. E su quest’ultimo concetto il condizionale è d’obbligo visto che la scorsa settimana, presso la sede PD di Bonascola, ci risulta che l’Assessore Regionale all’Ambiente Monia Monni abbia dichiarato che il fabbisogno dei biodigestori in Toscana è saturo, di fatto mettendo in discussione il nuovo impianto di Massa. Una situazione difficile dunque per il nostro territorio che rischia di perdere un impianto che attualmente, nonostante la sua vetustà, dà lavoro a 40 dipendenti oltre a tutti quelli dell’indotto; di questo siamo molto preoccupati come FIT-CISL, visto che riteniamo il futuro Biodigestore di CERMEC assolutamente necessario al tessuto produttivo della nostra Provincia nonché indispensabile a mantenere il reddito nonché il posto di lavoro degli attuali dipendenti. Se si dovesse perdere la realizzazione del nuovo Biodigestore, come FIT-CISL, siamo convinti si tratterebbe, oltre che uno smacco, un fallimento completo della politica locale, considerando che alcuni impianti di Biodigestione Anaerobica, come ad esempio quello di Belvedere a Peccioli, non sono pubblici. Come si può parlare di economia circolare se poi si incentiva un via vai di mezzi pesanti che trasportano rifiuto organico [FORSU] da un punto all’altro della Regione a tutto vantaggio degli impianti privati?Auspichiamo dunque, come FIT-CISL, una task-force di tutte le Parti e Rappresentanze Politiche del nostro territorio, Provincia compresa, affinché si arrivi finalmente a fare sintesi creando di fatto le condizioni definitive per la realizzazione del Biodigestore. Fare sintesi per trovare le soluzioni giuste e veloci per finanziare la messa in opera delle bonifiche, nonché per porre in atto tutti quegli atti burocratici e non propedeutici all’inizio dei lavori di costruzione. Non ultima rimane la necessità di scorporare velocemente il settore 'Igiene Ambiente' da Nausicaa, la Municipalizzata del Comune di Carrara, per una veloce confluenza della stessa in Reti Ambiente; l’attuale situazione venutasi a creare con continui atti transitori tra Reti Ambiente, Comune di Carrara e NAUSICAA, al fine di permettere la gestione in deroga della raccolta e spazzamento rifiuti, sta creando incertezza tra i lavoratori già fortemente preoccupati per un trasferimento di sede in località Battilana che, doveva concludersi entro il 1° di aprile e ad oggi non è ancora stata posata la prima pietra. Un trasferimento che ci sembra ricco di incognite.Insomma, tutta una serie di incertezze e tentennamenti che rischiano di dare adito nonché essere strumentalizzati da qualcuno a discapito della realizzazione del Biodigestore, lasciando il nostro territorio marginale e periferico nonché poco protagonista in un contesto di Area Vasta.